Che Forza Italia a San Benedetto non gode di buona salute lo si sapeva. Che fosse agonizzante un po’ meno. Qualcuno dice addirittura che sia estinta. Fatto sta che più passa il tempo e più quello che una volta, neanche poi tanto tempo fa, era il partito guida dell’area di centro destra e tra i primi in assoluto per grandezza oggi è una supernova che si sta smaterializzando tra l’indifferenza dei suoi stessi iscritti e l’indolenza rinunciataria e fatalista di chi vi partecipa attivamente.

L’ultima riunione alla quale erano stati invitati a partecipare i più alti esponenti del partito a livello locale, provinciale e regionale è andata tristemente deserta. Il Vice Coordinatore Bruno Gabrielli, unico capitano rimasto di una nave alla deriva che fa acqua da tutte le falle, ha cercato di sminuire il fatto scusando le assenze eccellenti di Scaltritti e Ceroni dovute a improrogabili impegni e alla poca rilevanza degli ordini del giorno. In realtà : il paziente boccheggia ma a nessuno dei parenti più stretti importa mettergli la maschera dell’ossigeno.

Va bene che tanto a novembre verranno comunque rinnovati i quadri dirigenziali sia a San Benedetto che ad Ascoli e le segreterie sono per il momento commissionate, anche se in Riviera manca persino il commissario. Qualche maligno collegando questo commissariamento con quello della passata amministrazione obbietta che in fondo, a questi provvedimenti, il partito azzurro sembra averci preso gusto. Si naviga totalmente e incoscientemente a vista. Di solito, quando in un partito si avverte la necessità di cambiare pelle, vuoi per rinnovare i quadri o per cambiare indirizzo, c’è quasi sempre una nuova classe dirigente pronta a raccogliere il testimone e proseguire. Nel caso in questione non c’è assolutamente nulla.

Lo stesso Citeroni, benché uomo fidato di Ceroni (i due cognomi fanno pure rima), si è guardato bene dal raccogliere i cocci della sezione di San Benedetto fosse solo per fare da traghettatore. L’ex Onorevole Scaltritti e il neo eletto Ceroni neanche si parlano. Anzi, sembra proprio che si evitino. E stiamo parlando del Coordinatore Provinciale e Regionale del partito, non di semplici porta borse. Le accuse reciproche sono diventate ormai talmente scontate da non fare quasi più notizia. L’unico atteggiamento serio e responsabile per il momento è quello dell’ex Coordinatore Luigi Capriotti che ha rassegnato le dimissioni dopo la batosta politica.

I casi sono due: o si decide di ricominciare da zero con un intervento tipo “Tsunami” che faccia piazza pulita a costo di rinnovare il direttivo partendo dai semplici iscritti o si dà la classica “rattoppata” con il riaschio che, prima o poi, gli strappi e i buchi ritornino a galla più evidenti che mai. Negli ultimi tre o quattro anni Forza Italia a San Benedetto  ha perso una intera classe dirigente con molte figure di prestigio e di rispettata e stimata professionalità. Il fatto di non esser riusciti a trattenerli nel partito è di per sé una colpa. Se non lo si capisce e non lo si vuole accettare ricorrendo alle solite ripicche e recriminazioni politiche tutto il resto non sarà noia ma..... paranoia politica.