Montefiore: di quale provincia siamo....?
Montefiore dell'Aso | Una volta istituita la nuova provincia la località dovrà scegliere se entrare in quella fermana o rimanere in quella di Ascoli.
di Marco Braccetti
Regna ancora una grande indecisione tra i cittadini di Montefiore dell'Aso, tipico borgo medievale dell’entroterra Marchigiano, che dai suoi 411 metri slm gode di una posizione strategica, con un belvedere mozzafiato. La scelta da fare non è tra le più semplici perché in gioco c'è il futuro di un'intera comunità. Il piccolo Comune, infatti, è situato tra le due Province di Ascoli Piceno e di Fermo e, una volta che sarà istituita la nuova Provincia, dovrà scegliere se entrare a far parte di questa nuova realtà oppure rimanere all'interno del territorio ascolano.
Si pensa già ad un referendum, ma intanto è stata istituita una commissione chiamata a monitorare i desideri e i pareri della gente. I 2.224 residenti del piccolo paese restano alla finestra, aspettando di sapere di quale territorio faranno parte. Il fatto di appartenere all’una o all’altra realtà territoriali non è di poco conto per i possibili riscontri socio economici. In quella fermana ci sarebbe la possibilità di entrare a far parte di un comprensorio munito di una tradizione artigianale di tutto rispetto come quella calzaturiera che produce un indotto non indifferente. Dall’altra, quella ascolana, la possibilità di entrare a far parte di un comprensorio con spiccata propensione turistica e quindi poter sfruttare la prospettiva di entrare nel giro di un’industria che, anche se stagionale, potrebbe proiettare l’entroterra del piccolo centro montano in ottica internazionale.
Non va dimenticato, infatti, che Montefiore è considerato uno tra i più bei borghi d’Italia, con una lunghissima storia che risale al IX-IV sec. a.c. corredi sepolcrali appartenenti alla civiltà picena rivelano infatti la presenza di un luogo abitato sin dall'età del ferro. Del periodo romano rimangono sporadici resti di villae e i segni di una necropoli (grotte e colombari) e nei primi secoli del cristianesimo Montefiore diviene sede di una pieve, cioè di una chiesa battesimale con giurisdizione su un vasto territorio, dedicata a S. Lucia.
Nel 1378 il Comune entra nell'orbita di Fermo, che lo governa con un podestà di sua nomina.
Oggi, 2006, dopo più di seicento anni il piccolo paese incrocia di nuovo il suo cammino con Fermo. Certo, i podestà non esistono più, ma certamente sarà una decisione che cambierà gli equilibri geo-politici del territorio. Ma anche se ciò dovesse avvenire, ai tranquilli abitanti di questa oasi felice la cosa, siamo certo, non turberebbe più di tanto e continuerebbero a vivere la loro vita con la semplicità e la giovialità che da sempre li caratterizza.
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20/06/2006
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