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Torna la Festa delle Tradizioni della Terra

Ascoli Piceno | Nell’ambito della festa avverrà la presentazione del Centro Etnografico Piceno. Un ulteriore tassello per la nascita al Fermo Posta di Campolungo del Villaggio del Folklore.

di Stefania Mistichelli

La 3^ edizione della Festa delle Tradizioni della Terra si terrà il prossimo sabato 10 giugno, come oramai di consueto nella suggestiva cornice del Fermo Posta a Compolungo, per la precisione nelle 2 case gemelle dinanzi la Villa Sgariglia, dove un tempo i viaggiatori sostavano per il cambio dei cavalli e si riposavano.

Una manifestazione organizzata dall’assessorato comunale alla cultura di Andrea M. Antonini, in collaborazione con la Provincia , la Camera di Commercio, il Comune di Castel di Lama, la Coldiretti, il Centro Commerciale Al Battente, l’Associazione Feudo dei Marchesi Sgariglia e la Compagnia del Saltarello Ascolano.

«Una festa che negli anni si è ampliata e arricchita di partner – spiega Antonini – e che è diventata un vero e proprio percorso alla riscoperta delle nostre radici contadine, dei nostri dialetti, delle tradizioni musicale ed enogastronomiche, in un continuo scambio intergenerazionale. Infatti in questa occasione gli anziani hanno la possibilità di raccontarsi, mentre i giovani entrano in contatto con delle realtà che non hanno vissuto di persona ma solo attraverso il racconto dei loro nonni. Anche nei giochi poi si esprime questo rapporto generazionale; è divertente infatti veder partecipare alla corsa con le conche giovani e meno giovani e vedere vincere le donne anziane, con alle spalle anni di esperienza!».

Una giornata festosa, quella del 10 giugno, che si aprirà intorno alle 16 con stand enogastronici, i giochi popolari, degustazioni, canti e balli popolari. Chi rimarrà fino alla cena poi potrà gustare un gustoso piatto della tradizione Picena, la “pecora ‘n callara”.

Nell’ambito della festa sarà presentato inoltre il neo-costituito Centro Etnografico Piceno. Una struttura (ideata da Antonini e da Carlo Cruciani) che non solo custodirà la memoria storica del territorio e che si proporrà come punto di riferimento per la realtà provinciale, ma che sarà la sede di studi di etnografia, etnomusicologia, dialettologia, teatro e letteratura popolare, civiltà contadina, tradizione orale.

 Un centro studi, che avrà sede in una fase iniziale presso i locali della biblioteca di Monticelli, che costituisce un ulteriore tassello, insieme al Museo delle tradizioni contadine, per la realizzazione di un Villaggio del Folklore. «L’intenzione è riqualificare tutte le strutture del Fermo Posta della Zona Campolungo – continua Antonini – per creare una realtà consolidata e articolata a tutela e valorizzazione delle nostre tradizioni».

01/06/2006





        
  



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