“Nessuna distinzione tra coppie omosessuali e eterosessuali nella disciplina regionale in materia di politiche abitative” questa la risposta lapidaria fornita dall’assessore Pistelli alla mia interrogazione sull’avviso pubblico bandito dalla Provincia di Ascoli Piceno che nell’estate scorsa ha esteso ai gay la possibilità di ricevere incentivi per l’acquisto della prima casa.

Tra lo stupore e l’imbarazzo dei consiglieri centristi della Giunta Spacca, si è così consumata l’ennesima aggressione “marchigiana “ al principio costituzionale che individua nella famiglia un pilastro fondamentale della nostra società.
Curioso che mentre in provincia di Ascoli Piceno le coppie gay si apprestano a ricevere il contributo pubblico per l’acquisto della casa, a livello nazionale il dibattito interno al centro-sinistra risulta molto più complesso ed articolato.

Lo stesso Vladimir Luxuria, che ha recentemente polemizzato con il deputato DS dell’Arci-gay Franco Grillino per avere depositato “senza accordi preventivi” una proposta di legge sul riconoscimento dei pacs, appare - sul punto - più moderato del Presidente della Provincia di Ascoli Rossi e del Presidente della Regione Spacca.

Ed è così che mentre i deputati della Margherita Bobba e Minetti tuonano contro il riconoscimento delle coppie omosessuali ribadendo che “il valore della famiglia, fondata sul matrimonio, rappresenta uno dei must di questa legislatura”, nelle Marche e ad Ascoli Piceno in particolare si fa strada una vera e propria “discriminazione al contrario”. Quella che colpisce le giovani coppie eterosessuali marchigiane, per quel che riguarda la prima casa, vengono messe sullo stesso piano di quelle che fino a prova contraria non sono idonee a procreare figli.
Ma cosa ne pensano i rappresentanti locali della Margherita e dell’Udeur che pure rivendicano la propria matrice cattolica ?

In gioco ci sono i valori fondamentali della convivenza civile. In casi come questi non credo sia possibile, per quanti si professano cattolici, ispirare la propria condotta a quella di un personaggio tra i più discutibili del Vangelo: Ponzio Pilato.

*Consigliere regionale AN