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Le modalità di riscossione delle tasse e delle imposte il cui servizio è stata concesso all’AIPA SPA

Ascoli Piceno | Catalucci: “Il pagamento dell'imposta deve essere effettuato mediante versamento a mezzo di conto corrente postale intestato al Comune”

di Emidio Catalucci

 
        Il sottoscritto Catalucci Emidio, capigruppo consiliare del Partito dei Comunisti Italiani, inoltra la presente interpellanza, con richiesta di risposta scritta ed orale da fornire nel prossimo Consiglio Comunale, per sapere se:
 
Premesso che
 
il D.Lgs 507 del 1993 all’articolo 9 (per quanto riguarda la modalità di pagamento dell’ imposta comunale sulla pubblicità) e all’articolo 50 ( per quanto concerne il pagamento della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche), recita espressamente:
 
“Il pagamento dell'imposta deve essere effettuato mediante versamento a mezzo di conto corrente postale intestato al Comune ovvero direttamente presso le tesorerie comunali con modalità che verranno stabilite con apposito decreto del Ministro delle Finanze ovvero, in caso di affidamento in concessione, al suo concessionario anche mediante conto corrente postale, con arrotondamento a mille lire per difetto se la frazione non è superiore a lire cinquecento o per eccesso se è superiore. L'attestazione dell'avvenuto pagamento deve essere allegata alla prescritta dichiarazione. Con decreto del Ministro delle Finanze, di concerto con il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, sono determinate le caratteristiche del modello di versamento”;
 
            la stessa procedura di riscossione anche tramite conto corrente postale viene confermata dai rispettivi regolamenti comunali e anche dalla circolare ministeriale emanata dal Ministero delle Finanze n. 10 del 17 marzo 1994;
           
il Decreto Ministeriale emanato dal Ministero delle Finanze il 26 aprile 1994 all’art. 3 prevede l’obbligo del Comune, o del Concessionario gestore,  di conservare le “situazioni periodiche ed estratti conto a scalare del conto corrente postale di cui all'art. 9, comma 2, del decreto legislativo n.507/1993 riferite alle date del 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre”;
           
            Considerato che per la normativa suddetta, tutto il sistema di riscossione è ispirato da un principio di trasparenza che permetta il controllo dei versamenti effettuati anche tramite conto corrente postale; che pertanto, nel rispetto della norma, qualora i servizi suddetti vengano gestiti direttamente dal Comune, questo dovrà adoperarsi per far transitare i relativi incassi su appositi conti correnti (uno per ogni entrata) intestati al Comune, mentre qualora la gestione dei servizi venga esternalizzata, il Concessionario dovrà attivarsi affinché gli incassi delle suddette entrate vengano accreditati su appositi conti correnti (uno per ogni entrata) intestati al concessionario.
           
Verificato che l’AIPA Spa, concessionaria nel Comune di Ascoli del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, diritti sulle pubbliche affissioni e tassa occupazione spazi ed aree pubbliche, utilizza per la riscossione TOSAP il relativo conto corrente postale n. 42862201 (aperto in data 16 dicembre 1998) e per la riscossione delle pubbliche affissioni e imposta comunale sulla pubblicità il conto corrente postale n.15880206. (aperto il 23 marzo 1990).
           
           che i suddetti conti correnti postali risultano essere utilizzati dall’AIPA Spa in altri Comuni oltre che nel Comune di Ascoli Piceno e pertanto l’AIPA Spa fa transitare, su un unico conto corrente postale “nazionale” gli incassi a titolo di imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, tassa occupazione spazi ed aree pubbliche imputabili a numerosi comuni italiani (l’AIPA Spa ne gestisce più di mille).
 
 
            Considerato che per lo più è prassi consolidata che il quantum della pretesa tributaria (soprattutto per le affissioni, per le nuove installazioni di mezzi pubblicitari e per le nuove occupazioni di suolo pubblico), su richiesta preventiva dell’utente, viene comunicato allo stesso contribuente per telefono e che pertanto i relativi pagamenti sono effettuati in autoliquidazione tramite compilazione personale del bollettino di conto corrente postale.
           
            che il modello di bollettino postale, così come prefissato dalla legge, prevede che l’utente compili esplicitamente la parte in cui viene indicato il “Comune in cui è effettuata la pubblicità o la pubblica affissione” o il “Comune in cui è effettuata l’occupazione suolo pubblico”, con il chiaro e evidente scopo di imputare le somme accreditate al Comune destinatario dell’occupazione o della pubblicità.
 
            Considerato che sono passati 10 mesi dall’inizio della nuova gestione dei servizi in oggetto, si chiede di sapere:
 
            1) se l’utilizzo di un unico conto corrente postale “nazionale” sul quale far transitare tutte le somme riscosse dall’AIPA per tutti i Comuni da questa gestiti, rispetto all’utilizzo di un singolo conto corrente postale per ogni Comune gestito, non costituisca violazione di legge, in contrasto con il D.Lgs 507/93.
 
            2) se il Comune, nella persona del Dirigente dei servizi finanziari, non abbia richiesto specificatamente l’apertura di appositi conti correnti postali sul quale far transitare le somme riscosse dall’AIPA Spa esclusivamente per il Comune di Ascoli Piceno? Qualora la risposta sia positiva quali controlli ha effettuato circa il rispetto delle sue disposizioni o in caso contrario quali interventi sono stati effettuati dal Dirigente?
 
            3) se il Dirigente dei Servizi Finanziari ha eccepito all’ l’AIPA Spa un differente modus operandi rispetto al Comune di San Benedetto del Tronto, che utilizza conti correnti postali singoli sui quali fa transitare esclusivamente le somme imputabili allo stesso Comune, mentre ad Ascoli Piceno utilizzano i conti correnti generali aperti da decenni, e sui quali fanno transitare somme incassate per gli stessi tributi ma di altri Comuni (vedasi Jesi).
 
            4) quali controlli ha effettuato il Comune, nella persona del Dirigente dei Servizi Finanziari, circa l’effettivo riversamento al Comune delle somme incassate dall’AIPA Spa, visto che i conti correnti postali utilizzati dal concessionario non sono unici ed esclusivi del Comune di Ascoli Piceno, e considerando che pervengono alla sede centrale di Milano dell’AIPA Spa decine di migliaia di versamenti di contribuenti appartenenti a centinaia di Comuni.
 
            5) considerando che per la maggior parte dei versamenti l’utente compila personalmente il relativo bollettino postale di pagamento e che quindi, seppur sul bollettino deve essere indicato il Comune a cui è imputabile il versamento, è facilmente ipotizzabile per mero errore del contribuente, il mancato inserimento del nominativo del Comune a cui è riferibile la somma pagata, quali controlli ha effettuato il Comune nella persona del Dirigente dei Servizi Finanziari circa l’effettivo riversamento delle somme inerenti a queste partite non imputabili a nessun Comune?
 
            6) se siffatto comportamento è in contrasto con i principi di trasparenza dell’attività amministrativa nonché con il principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione.
 
            7) che destinazione finale hanno le somme non riversate al Comune di Ascoli Piceno per una difficoltà di imputazione del versamento in quanto non viene specificato, per errore del contribuente, il Comune a cui spetta tali incassi?
 
            8) qualora rimanessero nella disponibilità perenne dell’AIPA Spa, se tale comportamento non costituisca una vera appropriazione indebita del denaro pubblico?

09/05/2006





        
  



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