Caro Pasquale apprezzo il tuo intervento e sento di dover aggiungere due righe, per andare oltre il sondaggio. Insomma tu hai dato “l’azzico” e ci ho preso gusto pure io…

Mi sono (e qualche volta mi capita ancora) occupato di ricerca, sociale – economia, e qualche volta, anche politica, per quattro anni.

Vi assicuro (e ti assicuro Pasquale) che tra un sondaggio e una ricerca “ce ne passa”.

Se già ci fermiamo a leggere le due definizioni, tratte da un qualsiasi vocabolario, abbiamo l’idea della portata delle due cose.

Sondaggio: indagine statistica compiuta su un campione della popolazione al fine di saggiare opinioni e reazioni su argomenti vari.

Ricerca: processo attivo, diligente e sistematico di indagine allo scopo di scoprire, interpretare e revisionare fatti, eventi, comportamenti o teorie.

Il sondaggio è una cosa un po’ alla Trilussa.

Quante volte fa all’amore lei in una settimana?”, “Mai sono un prete (affermazione già di per se da dimostrare)”. “E lei scusi quante volte lo fa?”, “io?…Due” (affermazione già di per se da dimostrare). Bene: gli Italiani fanno all’amore, in media, una volta a settimana.

Trilussa usava i polli, io ho preferito fare l’esempio con qualcosa di più piccante.

Il fatto è che, cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia.

Teniamo presente, poi, che molti, come me, partecipano ai sondaggi goliardicamente e cambiando idea ogni cinque minuti, per il gusto di vedere come cambiano le percentuali…Strumenti -> Opzioni di Internet -> Elimina Cockie… e si rivota….

Il sondaggio sono come i test che trovi sui giornali d’estate: sei sexy? Acchiapperai stasera? Sei un tipo da mini (gonna) o da tailleur?

Quello che rimarrà dopo il sondaggio sarà un numero e qualcuno sarà contento, qualcuno un po’ meno, qualcuno manco lo terrà in considerazione.

Quello che rimarrà, invece, dopo il 29 maggio saranno i problemi di San Benedetto, e ne sono tanti, che il nuovo sindaco dovrà SERIAMENTE (le maiuscole sono d’obbligo) risolvere con una “squadra di governo” (virgoletto il termine perché mi è antipatico), che macini gioco dal primo al 90° senza mai risparmiarsi e soprattutto senza mai litigare in campo o negli spogliatoi, altrimenti il gioco ristagna!

San Benedetto è una città in crisi, non nascondiamocelo. Le presenze turistiche, tanto per fare un esempio, stanno scendendo in picchiata da ormai tre anni e non bastano 700 metri di lungomare a salvare la situazione. Serve un progetto serio, condiviso e soprattutto concertato.

Oppure, richiamando la lettera di Livio Oddi, è cronica la scarsità di spazi, non solo fisici e ricreativi, ma anche culturali, e perché no, amministrativi e politici, a disposizione dei giovani (gli aperitivi nei Bar “in”, stanno diventando gli unici luoghi di socializzazione).

E… la lista sarebbe lunga e anche articolata e le risposte le aspetteremo dal 30 maggio in poi (ballottaggio a parte…) e non certo a braccia conserte.

Poi torneremo a sondaggiare su tutto e tutti senza ritegno, perché editoriale è bello, ma sondaggio è meglio!