Con vivo interesse ho letto l’articolo di Paolo Forlì in riferimento al patto d’intesa per l’unità delle forze del centro-destra, ed ho apprezzato la precisazione che i partiti della casa della libertà debbono garantire un’assunzione di responsabilità politica al fine di creare le basi per un partito unico che sia veramente rappresentativo dei moderati.

Quale candidato del maggior partito nazionale non posso che auspicare la costituzione di un movimento coeso in forza di quell’unità di intenti, di principi assoluti non soggetti a relativismo, finalizzati ad una politica dinamica, costruttiva, per il bene degli italiani.

Per realizzare ciò è necessario operare e credere nella squadra, eliminare individualismi ed egoi-smi, osservare il principio maggioritario, ove è la maggioranza che decide e la minoranza, pur ma-nifestando le proprie opinioni, ha l’obbligo di seguire il deliberato.

In sede locale una parte della coalizione pur parlando di coerenza, ha proposto, per citare le parole di Costantini, un leader su cui ricostruire un percorso politico, che però non corrisponde alla real-tà poichè ha dimostrato di non appartenere al centro-destra e contrariamente a quanto dallo stesso asserito non è: “una politica basata su pettegolezzi stupidaggini, di cose inventate …” , ma certa e provata documentalmente.

La squadra è la forza, l’individualismo è il disfacimento.

Se non vogliamo che la negatività della sinistra operi lo smantellamento dei principi che reggono la nostra Nazione, con propositi distruttivi delle numerose riforme dei cinque anni di buon gover-no, in sede locale è opportuno tornare al tavolo delle trattative scegliendo quali rappresentanti delle parti che rappresentano le forze del centro destra, persone equilibrate, riflessive e coerenti.

Si rammenta agli elettori che il governo Perazzoli, nei due mandati, ha realizzato palliativi, come è nel sistema della sinistra.

Si ricorda: la pista ciclabile in Viale De Gaspari, la alterazione dei programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile (PRUST), la cattedrale nel deserto costituita dal Palazzo dei Congressi, le sculture posizione in tutto il centro, tra cui la più rappresentativa “Lavorare, lavo-rare, lavorare, preferisco il rumore del mare”..

Oggi binomio Gaspari – Perazzoli, a tutti noto, si ripropone per una continuità del far finta, tipico della sinistra.