Dall'ufficio elettorale per "Di Ruscio Sindaco" riceviamo e pubblichiamo.

La “Margherita”, invece di accusare il Sindaco Di Ruscio, dovrebbe spiegare alla cittadinanza, come mai dopo cinque anni la ASL non è riuscita ad alienare al Comune di Fermo gli immobili siti a Montone e a Sant’Andrea adibiti a centri sociali e la struttura di Molini Girola adibita a campo sportivo. Come mai dopo cinque anni non sono stati appaltati i lavori per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso. Come mai dopo dieci anni non sono stati spesi i soldi destinati all’edilizia ospedaliera e al potenziamento dell’Ospedale di Rete.

Come mai sono state sospese le procedure concorsuali e selettive inerenti le assunzioni di primari sanitari, proprio a ridosso delle elezioni. In particolare sono state bloccate, le assunzioni di tre dirigenti: il Primario di Medicina, di Pediatria e quello del Servizio Trasfusionale. Come mai non si riesce a trovare una soluzione al problema delle lunghe attese al Pronto Soccorso.

Come mai sono stati tagliati 100 posti letto, per i quali il Comune ha fatto ricorso al TAR, solo alla zona di Fermo e non alle altre in un territorio che si attesta come quello che ha la più alta mobilità passiva (oltre 50 milioni di euro di spese per prestazioni fuori territorio).

Come mai, dopo due anni e mezzo, non è stato ancora attuato il Piano di Riordino Sanitario datato 23 dicembre 2003, che prevedeva la riconversione degli ospedali in strutture con funzioni differenti e ad essi più appropriate, destinandoli a istituti per la riabilitazione, per la lunga degenza e per le residenze sanitarie protette e assistite. Un piano di riordino che guarda al futuro mentre nelle precedenti amministrazioni non erano stato fatto nulla in tal senso.

Come mai non è stata ancora potenziata l’emergenza (2 nuove POTES nella zona calzaturiera e lungo la Valdaso, 11 posti letto nell’ospedale centrale di Fermo). Come mai non è stato attivato il Corso Universitario di Scienze Infermieristiche E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Farebbero più bella figura a tacere.