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20 e 21 maggio, Giornata Internazionale della Celiachia

| ANCONA - L’Associazione Italiana Celiachia (AIC) chiede maggiore attenzione alla malattia e promuove due giornate di informazione e sensibilizzazione. 11.000 nelle Marche le persone colpite ma solo 1.000 lo sanno.A Loreto le ostie senza glutine.

Un marchigiano su cinque consuma almeno un pasto quotidiano fuori casa. Ma per chi soffre di celiachia, l’intolleranza al glutine contenuto in molti cereali, mangiare al ristorante o al bar può diventare un vero rischio per la salute. Oggi però l’87% dei ristoratori della nostra regione dichiara di conoscere la celiachia e sono sempre più numerosi gli esercizi dove è possibile trovare interi menu o cibi privi di glutine, come segnala l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) in occasione della Giornata Internazionale della Celiachia, prevista domenica 21 maggio.

Giorno in cui i volontari dell’AIC saranno presenti, a Loreto, in Piazza della Madonna dalle 10 alle 19, per informare e sensibilizzare i celiaci, i medici e l’opinione pubblica. ‘Nello stand distribuiremo, a chi verserà un contributo volontario, materiale informativo e prodotti alimentari privi di glutine. Il ricavato sarà devoluto al finanziamento di progetti di ricerca e attività rivolte a facilitare la vita quotidiana del celiaco, come “progetto ristorazione”, “progetto gelaterie – spiega Gabriella Riganelli, Presidente AIC Marche – ‘Per tutti coloro, oggi diagnosticati, e per tutti quelli che lo saranno, è infatti di fondamentale importanza avere la possibilità di consumare pasti privi di glutine anche fuori casa.

Oltre il 30% del consumo alimentare avviene al bar o al ristorante per ragioni di lavoro, tempo libero e studio: per il celiaco questa necessità può trasformarsi però in un rischio per la salute’. Infatti è solo evitando i cereali “proibiti” (frumento, segale, orzo, farro, spelta, kamut) e gli alimenti preparati con essi (dagli insaccati ai formaggi, dalle salse ai dolci) che il celiaco può evitare la comparsa di alterazioni della mucosa intestinale e il deficit di assorbimento dei nutrienti associati all’ingestione di glutine.

In vista delle vacanze estive e proprio per far sì che i celiaci possano mangiare fuori casa senza correre rischi, dal 21 giugno prossimo sarà possibile trovare piatti e prodotti senza glutine anche in viaggio: grazie alla collaborazione fra AIC e Autogrill, infatti, dieci punti vendita Autogrill che si trovano all’aeroporto di Malpensa e lungo le principali autostrade del centro-nord offriranno tre primi piatti privi di glutine e, per la prima colazione, brioche adatte ai celiaci. In autunno si aggiungeranno altri 20 Autogrill del centro-sud e per il 2007 si prevede che oltre 100 locali presenti in autostrade, aeroporti, stazioni e centri commerciali possano offrire menu e prodotti dedicati ai celiaci.

Inoltre, per consentire ai celiaci di andare al ristorante in tutta sicurezza, l’AIC ha da tempo realizzato un network di ristoranti informati nell’ambito del ‘Progetto Ristorazione, che conta ad oggi circa 30 esercizi informati sulla celiachia e sulle modalità di preparazione delle pietanze per evitare rischi di contaminazione. La consapevolezza dei problemi dei celiaci è sempre maggiore anche fra gli chef: un ristorante su tre di quelli presenti sulle guide gastronomiche ha offerte mirate per chi soffre di celiachia. Risulta inoltre che di questi esercizi oltre il 60% offre un menu completo privo di glutine, mentre nel 40% dei ristoranti si trovano almeno alcuni piatti adatti ai celiaci; senza brutte sorprese al momento di pagare il conto: i prezzi sono uguali.

Far sedere i celiaci al ristorante in tutta tranquillità non è però l’unico obiettivo dell’AIC, che promuove anche il progetto ‘Gelaterie Informate’ allo scopo di creare una catena di gelaterie che conoscano le problematiche della malattia, nelle quali sia possibile preparare e distribuire gelati idonei. “Non solo la nostra cultura gastronomica fa del gelato artigianale una delle più importanti specialità – afferma Riganelli - ma nell’immaginario dell’infanzia il gelato occupa un posto particolare e si candida ai primi posti nella lista delle rinunce dolorose dei piccoli celiaci, con tutte le conseguenze nell’accettazione corretta della malattia e nella conseguente fedeltà alla dieta’.

Le adesioni sono in continua crescita e al momento le gelaterie che partecipano al progetto nelle Marche sono 6; una lista completa dei ristoranti e delle gelaterie aderenti ai progetti AIC è consultabile sul sito www.aicmarche.org

Nonostante queste iniziative e la visibilità che da tempo AIC è riuscita a dare a questa patologia, la celiachia resta ancora una malattia poco diagnosticata: secondo le stime dell’Associazione, benché ogni anno il numero dei celiaci accertati cresca del 10%, le diagnosi nella nostra regione continuano ad avere un’incidenza bassa, soltanto 1 caso su 10. ‘La celiachia è come in iceberg: appena 1.000 diagnosi certe a fronte di oltre 11.000 marchigiani che non sanno di essere malati. Inoltre, l’incidenza della patologia si conferma sempre più elevata’ – informa Riganelli– ‘Moltissimi sono quindi i celiaci che continuano ad assumere glutine esponendosi a gravissimi rischi e complicanze.

Due le principali cause della mancata diagnosi: la scarsa conoscenza della malattia e la difficoltà di riconoscere i soggetti a rischio dovuta alla complessità e alla possibile assenza di sintomi’. I sintomi associati infatti possono essere vari oppure mancare totalmente. Si distinguono così forme ‘classiche’, tipiche nei bambini e caratterizzate da perdita di peso, vomito, diarrea e arresto dell’accrescimento, e forme ‘atipiche’, più frequenti negli adulti, i sintomi più comuni, soprattutto nelle donne, sono stanchezza cronica, anemia, osteoporosi.

‘L’esordio della malattia può avvenire ad ogni età e non mancano casi anche oltre i 60 anni. In attesa che la pillola ‘anti-celiachia’ ed eventualmente il vaccino aprano, in tempi non stimabili, nuove importanti prospettive per un trattamento alternativo della malattia, l’unico rimedio resta una dieta rigorosa senza glutine’ - conclude Riganelli.

14/05/2006





        
  



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