Rifondazione comunista attacca, l’Amministrazione e le società comunali si difendono. Secco botta e risposta, termini duri e accuse pesanti quelle volate tra ieri e oggi. Il coordinatore di Rifondazione a Fermo, Giacomo Piergentili, ha attaccato con forza la giunta Di Ruscio, colpevole, a suo dire, di “lusinghe e promesse anche occupazionali” verso le persone senza lavoro. Secondo l’esponente della sinistra fermana, componenti della giunta avrebbero effettuato telefonate a disoccupati e lavoratori precari promettendo posti di lavoro, un atto grave per cui si parla addirittura di ricorso alla magistratura".

“Altra stangata verso la maggioranza è l’accusa di clientelismo.

“E’ stato elevato a elemento strutturale della politica. Le assunzioni dell'Asite sono tutte interne alle famiglie degli amministratori del centro destra, mogli, figli di personaggi affamati di denaro e potere. L’Asite dà in appalto le pulizie di strade e città ad una società cooperativa, che utilizza lavoratori con contratti di lavoro autonomo a progetto privi di ogni garanzia”.

E dopo un attacco così duro, non si sono fatte attendere le repliche dei chiamati in causa. L’assessore all’ambiente Michele Rastelli ha invitato il coordinatore di Rifondazione comunista a fare immediatamente nomi di chi avrebbe effettuato chiamate promettendo posti di lavoro a persone in difficoltà, promettendo di rivolgersi alla magistratura se le dichiarazioni non saranno supportate da prove concrete. Le tre cooperative Naval, Pensionati e Yen, chiamate in causa, precisano invece come i contratti utilizzati siano regolarmente previsti dalla legge, e come parte del personale utilizzato sia stato ripreso tra lavoratori che già esercitavano durante l’amministrazione precedente.

Quanto alle accuse di clientelismo e di assunzioni familiari, il presidente Asite Pierfrancesco Olivari, ha affermato: “La società è ricorsa all’impiego di stagionali, di persone in mobilità e disoccupate, offre possibilità di lavoro in accordo con stage e programmi promossi dalla Provincia e da Enti Universitari della nostra Regione. In una situazione di crisi occupazionale, ha svolto e continua a svolgere per quanto possibile anche un’importante funzione sociale, sia direttamente, sia indirettamente, tramite le cooperative”