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Sanità marchigiana: successione di Belligoni

San Benedetto del Tronto | Castelli scrive a Meazzolani:"Necessaria una nomina al di sopra di ogni sospetto giudiziario".

di Guido Castelli*

 La sanità marchigiana da qualche settimana e' funestata dall'esplosione di una vera e propria "questione morale". Le indagini della Procura di Ancona sul project financing dell'ospedale di Torrette con la conseguente richiesta di sospensione del Manager Menichetti, le contestuali iniziative giudiziarie della Magistratura riguardanti la ASL di Fabriano (che si aggiungono a decine di altre indagini a carico degli ospedali marchigiani) sono solo la punta di un iceberg che, in attesa dei necessari sviluppi, impongono una particolare e doverosa cautela da parte della Regione.Questo vale anche, e soprattutto, per la prossima designazione del successore di Maurizio Belligoni al vertice della zona territoriale n.12 di San Benedetto del Tronto.

 La Giunta regionale si appresta a varare la terna dalla quale, esperite le procedure e le consultazioni previste dalla L.R. 13/2003, dovrà essere individuato il nuovo direttore generale. "Occorre una nomina al di sopra di ogni sospetto", questa e' la richiesta che ho formulato all'assessore regionale alla sanita' Mezzolani attraverso una lettera che trae spunto dall'esigenza di "scegliere una personalita' sulla quale non gravino indagini giudiziarie per attività connesse alle funzioni di direzione sanitaria".

Non si tratta di giustizialismo ma della doverosa esigenza di assicurare alla zona territoriale sambenedettese un management capace di generare un clima positivo e di fiducia tra il personale sanitario e tra la gente. Un clima di cui tutti avvertono un'enorme necessita'. Soprattutto dopo la rutilante sequenza di sostituzioni e di rinnovi che hanno portato alla successione di ben quattro direttori generali nel breve arco di alcuni anni.Molte e significative sono ancora le aspettative insoddisfatte di una comunita', come quella sambenedettese, che attende da anni l'attivazione di servizi piu' volte annunciati e mai concretamente realizzati.

La sfiducia serpeggia in maniera sempre piu' dilagante come dimostrano i quasi 25 miliardi di mobilita' passiva extraregionale che le Marche pagano ad altre Regioni dove i sambenedettesi "emigrano" per farsi curare. La nomina del nuovo direttore e' un occasione da non perdere per il rilancio di una realta' che rischia di perire.

*consigliere regionale AN

12/05/2006





        
  



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