Gentile direttore, leggendo l’autorevole intervento del Cons. regionale di Forza Italia Vittorio Santori, non posso esimermi, quale modestissimo esponente dell’UDC, di presentare un breve replica. Ma è possibile trovare qualche persona di buon senso che capisca, a due settimane dal voto, che sarebbe più opportuno finirla con queste continue e maldestre uscite che istigano incessantemente al dileggio

Ma quando arriverà l’ora di finirla?. Questo genere di informazioni circa i clamorosi e drastici provvedimenti su dirigenti del proprio partito “negligenti” o intolleranti dell’altrui bieca visione della politica, non sarebbe il caso di risparmiarle al comune cittadino, nonché probabile elettore? Se la matematica continua a non essere una opinione, i due contendenti del centro destra avranno bisogno l’uno dell’altro se vorranno partecipare al ballottaggio con una minima speranza di vittoria . Ora, di veleno, nelle passate settimane, ne è stato disperso a profusione ma adesso è giunto il momento di sparlare meno ed andarsi a cercare i clienti, ognuno per la propria cantina. Alla fine si conteranno i voti che potranno legittimamente stabilire chi avrà avuto ragione e chi torto. Fino ad allora, chi mastica almeno un po’ di politica, sa che il prezzo ad esternazioni gratuite ed inopportune nei confronti degli alleati (o momentaneamente ex), è sempre troppo alto.

Vittorio Santori e mi voglia perdonare per la franchezza con la quale mi esprimo nei suoi riguardi, mostra una sconveniente ingratitudine nei confronti dell’UDC che a Grottammare, per aiutarlo a diventare consigliere regionale nelle elezioni del 2005 è passato dall’8 al 3%. Senza contare una consistente dose di voti (circa 300) ottenuti dagli UDC Sambenedettesi. E’ chiaro che senza questo indispensabile sostegno il buon Santori non sarebbe mai riuscito a conquistare l’ambito scranno, quindi riflettere prima di scrivere. Non parliamo, poi, dell’aiuto monumentale ricevuto dal segretario provinciale del suo partito, lo stesso segretario provinciale che vorrebbe scaraventare fuori da FI con tanto di marchio d’infamia, che gli ha liberato la piazza da qualunque possibile insidia (vedere il caso Vitali) per tirargli la volata ad Ancona. Capisco le pressioni e le autoritarie disposizioni ricevute, ma evitiamo di raccontare eresie. Su tutto il resto stendiamoci un pietoso velo.

Comunque, dopo queste doverose ma non polemiche precisazioni, invito tutti a bere molta acqua perché oltre a purificare i reni, ci consente di scaricare diversamente le tossine accumulate. Meditare è sempre meglio che agir male.