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Nuova vita alle "casette di guardia" del Tronto

Ascoli Piceno | Due incontri per presentare lo studio della facoltà di architettura con lo scopo di riqualificare le aree fluviali e promuovere la mobilità dolce.

Per l’11 e 13 maggio prossimi l’Assessorato alla Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro organizza un doppio appuntamento per la presentazione della pubblicazione “Laboratorio sul fiume”.

L'opera, predisposta dalla Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno, raccoglie una serie di progetti elaborati dagli studenti del corso di Laboratori di Costruzioni 1a coordinati dalla prof.ssa Federica Ottone, curatrice del volume.

Tema del laboratorio: il recupero funzionale di alcune casette di guardia realizzate nel secolo scorso dal Consorzio di bonifica del Tronto lungo la vallata per ospitare i propri sorveglianti.

Il primo incontro – coordinato dal vice Presidente del Consorzio Universitario Piceno Franco Laganà - si svolgerà l’11 maggio alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’Hotel Marche ed avrà come tema il rapporto di collaborazione tra gli enti pubblici e l’alta formazione universitaria con l’obiettivo di potenziare e migliorare il sistema delle conoscenze come base per il rilancio del territorio.

Il secondo incontro – coordinato dal vicepresidente della Provincia Emidio Mandozzi – si terrà sabato 13 maggio alle ore 17 presso la casetta di guardia del Fiobbo situata nelle Piane di Pagliare in comune di Spinetoli. Alla tavola rotonda sono chiamati a partecipare sindaci e assessori dei comuni della vallata, rappresentanti di enti e associazioni del territorio, e sarà utile per approfondire tutti gli elementi che concorrono, anche operativamente, alla realizzazione del sistema della “mobilità dolce” nella vallata del Tronto.

L’idea base, infatti, è quella di rivitalizzare con nuovi usi il sistema di fabbricati che fanno parte della storia e della memoria collettiva del luogo e di “metterli in rete” nell’ambito del programma di realizzazione di una pista ciclabile lungo il fiume Tronto, in modo da innescare un processo di riqualificazione del territorio fluviale, oggi in stato di abbandono e degrado.

Dal punto di vista progettuale, gli usi ipotizzati – centro di aggregazione sociale, infobox e punto di manutenzione bici, pub per giovani, ludoteca, casa scout, casa del naturalista – sono stati sviluppati con l’uso di sistemi costruttivi semplici e a basso costo capaci di rispondere ai requisiti di sostenibilità.

“Questa pubblicazione – afferma il vice Presidente Mandozzi – è un ottimo strumento per incoraggiare l’educazione diffusa dei cittadini, per difendere e, nello stesso tempo, promuovere le risorse ambientali di grande valore presenti nel territorio provinciale e soprattutto è un esempio di come formazione, lavoro, ricerca e innovazione sono strumenti dell’economia della conoscenza”.

10/05/2006





        
  



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