Ultime battute di una campagna elettorale snervante e dai toni accesi
San Benedetto del Tronto | La campagna elettorale volge a termine
di Paride Travaglini
La campagna elettorale volge a termine. Ancora poche ore e poi alla mezzanotte scatterà il silenzio elettorale. In tutte la città si tengono i comizi di chiusura per cercare di convincere gli indecisi a votare per il proprio schieramento.
San Benedetto non è da meno. Il corso principale è diventato un enorme mercato in cui al posto delle bancarelle si trovano gli stand dei vari partiti con tanto di bandiere e ciò che rimane degli opuscoli che in questi giorni hanno completamente sommersole nostre case.
Diversi i comizi programmati, ma pochi i cittadini presenti, anzi molto pochi.
Questo pomeriggio è stata la volta dell’Unione con la presenza di Giovanni Ferrante, Pietro Colonnella, Orlando Ruggieri, Margherita Sorge che hanno insistito sul programma scritto da Prodi. Senza eccedere nei toni Orlando Ruggieri ha percorso le tappe di questa campagna elettorale " Sono stato Sindaco e l'abolizione dell'ICI darà seri problemi agli Enti locali. Una mossa elettorale che deve far riflettere i cittadini. Del resto di promesse questo Governo ne ha fatte tatte ma i fatti hanno dimostrato che quanto ad averle mantenute siamo molto lontani". Pietro Colonnella invita a stare attenti nella scelta del voto. " Siamo alla fine di una campagna elettorale dove il centrodestra ha mostrato tutti i limiti del suo programma, basato su promesse che non potranno essere mantenute, anche perchè lo Stato Italiano è messo male con i conti. Bisogna dare una svolta e votare centrosinistra per ridare luce alla nostra Nazione".
A poche decine di metri, il comizio elettorale della DC-PSI, alla presenza di Raffaele Tassotti e Paolo Forlì candidati alla Camera e Guendalina Taffei candidata alle prossime amministrative di San Benedetto.
L’importanza di continuare a dare fiducia al centro destra, - questo in sintesi dell’intervento di Tassotti - e porsi nella pausa pre elettorale la domanda cosa sarebbe l’Italia se vincesse la sinistra : aumento degli estimi catastali, reintroduzione della tassa di successione per non parlare del relativismo a cui si andrebbe incontro senza regole per nessuno con criminali e personaggi ambigui a ricoprire ruoli di governo.
Forlì rincara la dose e punta il dito contro le grandi incoerenze della sinistra, prima fra tutti la critica alla nuova legge elettorale.
“Criticano questa legge, perché ritengono che sia poco democratica e non consideri il ruolo della donna -afferma Forlì – ma poi loro sono stati i primi a “blindare” i collegi per mgli, fratelli parenti e amici…
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07/04/2006
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Betto Liberati