La Samb potrebbe ripartire dalla C2, questa è l'ipotesi più accreditata se analizziamo quello che potrebbe accaderè dopo il 28 Aprile (data in cui sarà discusso presso il Tribunale di Ascoli il fallimento della Sambenedettese). Certo c'è sempre la remota possiblità che qualche "santo" acquisti la società rossoblu dalla coppia Soldini-Paterna e ripiani la massa debitoria entro il 28 Aprile. Al momento c'è qualche timida trattativa che l'avvocato della Samb Carlo Manfredi sta portando avanti, ma le possibilità che si verifichino le condizioni per un rapido passaggio societario sono assai remote.

Ma allora cosa dovrebbe succedere per far si che la Samb non scompaia?
Secondo le norme organizzative interne della federazione italiana giuoco calcio la Sambenedettese ha diversi modi per evitare di piombare nuovamente nel calcio dilettantistico. Prendiamo in esempio la possibilità del fallimento visto che sembra la più probabile. L'innovazione introdotta nelle NOIF (norme organizzative interne alla figc) nell'ultimo anno riduce notevolmente l'incertezza circa la sorte delle società colpite da grave crisi economica, il fallimento viene finalmente ad acquistare, anche per le società sportive, la sua funzione di naturale sbocco delle crisi irreversibili di impresa, perdendo al tempo stesso quell'alone di tragicità che spingeva intere città all'esasperazione a causa del venir meno dei loro simboli identitari. Se il tribunale dovesse dicharare la Sambenedettese calcio fallita viste le istanze dei vari creditori basterebbe un imprenditore/i che riacquisti il titolo sportivo e faccia perno sul comma 8 delle NOIF. In questo modo la Samb sarebbe ammessa nel campionato di C2 2006/2007 (tutto ciò solo ed esclusivamente se il club rossoblu raggiunga la salvezza sul campo durante questa stagione).

Altra possibilità è quella di avvalersi del "LODO PETRUCCI" (dal nome del presidente del Comitato Olimpico nazionale italiano che ha svolto una difficile opera di mediazione in materia affinche' questa soluzione fosse adottata). La federazione può attribuire il titolo sportivo inferiore di una categoria rispetto a quello detenuto dalla società esclusa ad altra società, con sede nella medesima città della prima che sia però in grado di fornire garanzie di solidità finanziaria e continuità aziendale.La norma inoltre stabilisce alcune regole che non permettono ai proprietari della vecchia società di essere coinvolti nella nuova gestione. Le squadre che vogliono rientrare nel "lodo petrucci" devono avere alle spalle o 10 anni consecutivi di professionismo (e qui la Samb non vi rientra poichè è tornata tra i professionista solo pochi anni fa) o 25 anni di professionismo nella loro storia (i 25 anni non si calcolano sulla società ma sulla città rappresentata dal club). La  Samb dunque potrebbe fruire di questa seconda possibilità ed isciversi al prossimo campionato di C2 (ovviamente sempre se si salvi durante questa stagione).