Lincubo della destra
San Benedetto del Tronto | Per lex ministro della salute la legge 194 era (e forse è) una ossessione. Ci sono tante cose che non vanno nella nostra sanita, niente da fare. Lunico tema che lo assillava (e lo assilla) era (ed è) quello: la legge sulla gravidanza.
di Tonino Armata
Gli è andata male con l’inchiesta parlamentare sull’applicazione della legge 194. Dopo ci riprova firmando un decreto che limita fino ad impedirlo, l’acquisto all’estero della pillola RU486. Per l’ex ministro della salute la legge 194 deve essere qualcosa che assomiglia a un incubo. Ci sono tante cose che non vanno nella nostra Sanità, tante di cui l’ex ministro doveva e poteva occuparsi. Niente da fare.
L’unico tema che lo assillava (e credo lo assilla) era quello: la legge sull’interruzione della gravidanza, una legge entrata in vigore da quasi trent’anni e clamorosamente confermata da un referendum. Una legge alla quale il numero degli aborti è sceso progressivamente nel nostro Paese fino a dimezzarsi e sarebbe ancora inferiore se ci fosse un’adeguata campagna di prevenzione diretta alle più giovani ed alle emigrante.
E dunque, il nostro ex ministro prima ha voluto un’inchiesta parlamentare sul funzionamento della legge; poi, quando la stessa inchiesta non ha dato il risultato da lui auspicato, è partito in battaglia contro l’uso della pillola RU486 che aveva il solo torto, ai suoi occhi, di consentire l’interruzione della gravidanza in modo meno doloroso e invasivo che quello adottato. Per decreto legge, l’acquisto all’estero della pillola sarà quasi impossibile.
Era stato il ministro Bottiglione, all’inizio della legislatura, a chiedere una revisione, una messa in mora della legge 194. Le resistenze che allora si erano manifestate anche all’interno della maggioranza di centrodestra gli avevano sconsigliato di soprassedere. Oggi, è l’ex ministro della salute a farsi paladino in modi diversi della stessa richiesta. Nel frattempo si sono fatte più pressanti, nello stesso senso, le richieste delle autorità ecclesiastiche. Il tema, insomma, avrà inevitabilmente un suo posto nel corso della campagna elettorale.
Stiamo assistendo, mi sembra, ad una svolta autoritaria delle più alte gerarchie ecclesiastiche e a un loro più puntuale intervento su tutti i temi di rilevanza etica che già si propongono, e sempre più si proporranno in futuro al nostro legislatore. Ma non è tanto quest’intervento della Chiesa, sempre più puntuale ed esigente, che ci preoccupa.
Quanto piuttosto che l’incertezza o la fragilità della politica, che, in mancanza di un’elaborazione culturale all’altezza di quei problemi, rischia di risolversi nella rinuncia alla propria autonomia, nell’accettazione rassegnata alle indicazioni della Chiesa. Detto in altro modo, nella rinuncia alla laicità che è tratto fondante dello stato moderno.
Se così stanno le cose, se cioè l’attacco lanciato dall’ex ministro della salute alla legge 194 e alla pillola RU486 va inserito in questo quadro, allora a me sembra che sia sbagliato, pensare che le donne, solo o prevalentemente a loro e al loro movimento, rispondere a questo attacco.
E’ certamente vero che sono le donne, dovunque nel mondo, il vettore principale e le beneficiarie della laicità e che, per converso, sono le donne, dovunque nel mondo, le principali vittime del fondamentalismo religioso.
Ma la questione non riguarda solo loro, né prevalentemente loro. Riguarda la politica nel suo complesso, donne e uomini, laici e cattolici. Anche quei cattolici, e non sono pochi, che guardano con preoccupazione alla deriva integralista di una parte dell’autorità religiose e ad una possibile rimessa in discussione di quella pacificazione tra coscienza civile e coscienza religiosa che è stato nel corso dei passati decenni un tratto distintivo della nostra democrazia. E tuttavia il Paese nel suo complesso non sembra disponibile a quest’esasperazione e rottura. Tutte le inchieste e le ricerche testimoniano del contrario. Anche tra coloro che si dichiarano cattolici, una maggioranza si dichiara favorevole ai Pacs, al divorzio e alla interruzione di gravidanza.
Da queste ricerche e da altri dati risulta che sulle questioni eticamente sensibili, della fecondazione assistita, all’aborto, al “testamento biologico”, la maggioranza (anche dei cattolici) non è alla ricerca di una rottura, di una guerra di religione, ma, al contrario, di soluzioni ragionevoli. Questo confermerebbe la tesi di Emanuele Severino, il quale, sostiene che “non si può far tornare indietro il fiume che scorre nella nostra epoca. Nemmeno una figura grande come quella di Giovanni Paolo II è riuscita a far tornare l’acqua verso il monte”.
Se non è riuscito Giovanni Paolo II a far tornare l’acqua della modernità verso il monte, sarà difficile che ci riescano alcuni integralisti religiosi. Ma vorremmo su questi temi, della modernità e della laicità dello Stato, dei diritti delle donne, su una serie di questione eticamente sensibili che la politica di necessità dovrà affrontare nei prossimi anni anche in Italia (nella maggior parte dei Paesi europei questi problemi sono già stati affrontati e risorti sul piano legislativo), su questi temi mi piacerebbe che i partiti dell’Unione nella prossima legislatura facessero qualcosa di sinistra. Qualcosa di chiaro, semplice e risolutivo.
|
11/03/2006
Altri articoli di...
San Benedetto
04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

David Krakauer
"The Big Picture"
Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale
Betto Liberati