E’ venuta l’ora di chiedersi quando farai il “comunicato Stampa” di cui si è parlato nell’incontro del 13 febbraio con alcuni esponenti del “Comitato Benigni”? Siamo in piena campagna elettorale, la destra in difficoltà ti ha consegnato una dopo l’altra le chiavi della vittoria. Eppure a me sembra che ti muovi come un calciatore incapace di tirare il rigore davanti alla porta vuota.

Che cosa è diventata la politica? Quali sono veramente i suoi protagonisti? Chi detta i ritmi, chi fissa l’agenda? Che dire della tua bizzarra sortita - cercheremo di recuperare il gruppo Benigni - che vede la sorte dell’Unione pericolante, nonostante l’”assist” fornito dai piccoli partiti, dalla Margherita, dallo Sdi e da Rifondazione Comunista? Queste domande circolano insistentemente nella nostra città.

Proviamo a dare qualche risposta, partendo da alcuni fatti recenti.

Il 2005 lo ricorderemo anche come l’anno delle “Primarie”. Con le “Primarie dell’Unione”, la politica con una partecipazione dei cittadini in modo impetuoso e inatteso, Romano Prodi è stato indicato, da milioni d’elettori, come leader dell’Ulivo e candidato alla presidenza del Consiglio. Con le “Primarie”, all’inizio del 2005, Niki Vendola è stato scelto come candidato alla presidenza della Regione Puglia, conquistata alle successive elezioni regionali. Con le “Primarie” è stato scelto il candidato sindaco di Modena (2004). Con le “Primarie” il 6 dicembre 2005, circa 125.000 siciliani su 186.532 hanno partecipato al voto, hanno scelto Rita Borsellino come candidata del centrosinistra. Con le “Primarie”, infine, il 29 gennaio 2006 sono stati scelti i candidati sindaci di Cagliari, Gorizia, Grosseto, Novara, Milano e qualche settimana fa anche di Ancona.

A San Benedetto del Tronto, invece, quasi tutti i partiti dell’Unione, dopo aver dichiarato d’essere favorevole al metodo delle “Primarie” per il candidato Sindaco, con un’operazione congiunta di potere e d’epurazione di tipo stalinista estranea alle tradizioni cattoliche, socialiste e comunista della città, hanno escluso l’ing. Peppe Benigni e il Comitato che lo sostiene dalla partecipazione alle primarie per il candidato sindaco. Dov’è finita la coerenza? A occhio, deve abitare clandestinamente sotto lo stesso tetto della vergogna, del minimo della decenza e della misura.

Nella nostra città, per i motivi sopra esposti, l’esperimento del metodo delle “Primarie”, purtroppo non è stato possibile. Pertanto, a nome personale ritengo che: - per la rinuncia dell’ing. Peppe Benigni alla candidatura a sindaco; - per il bene del centrosinistra e per non fare una campagna elettorale di rottura con il candidato sindaco dei partiti dell’Unione, non ha più motivo la composizione di una lista alternativa nell’area di centrosinistra alle elezioni amministrative del 2006.

Come componente del “Comitato Benigni”, ringrazio tutti i cittadini che ci hanno onorato delle tante firme (circa 1000) per la candidatura alle “Primarie” per le elezioni amministrative del 2006 e che si sono adoperati per far avanzare e sostenere il metodo delle “Primarie cittadine” come strumento di democrazia e di partecipazione politica per il cambiamento.

A tutti i componenti del “Comitato Benigni” dico grazie. E’ stato veramente un piacere collaborare con voi. Grazie a tutti. Senza accezione alcuno.

Nelle prossime settimane ci attende un’intensa e difficile campagna elettorale. Personalmente ci sarò con qualche idea, con pacatezza, con civiltà nel rispetto di tutti.