Il Cvm propone un dibattito sul tema "Obiettivi del millennio - target 2015"
Montegranaro | Interverranno Giovanna Cipollari, Giacomo Melchiorri, Attilio Ascani. Appuntamento presso il teatrino della pievania
di Stefania Ceteroni
Il Cvm - Comunità Volontari per il Mondo - organizza per domani pomeriggio, alle ore 17.30 presso il teatrino della pievania S. Salvatore un dibattito sul tema: "Obiettivi del millennio – target 2015".
All'incontro interverranno Giovanna Cipollari, ricercatrice dell’ Istituto Regionale di Ricerca Educativa ed esperta di Educazione Interculturale CVM- ESCI che affronterà il tema "Quali saperi per una scuola multietnica e multiculturale". A seguire sarà la volta di Giacomo Melchiorri, (volontario in Etiopia) sul tema "L’ accesso all’ acqua costituisce un diritto e non un bisogno!" ed Attilio Ascani direttore del C.V.M sul tema "Quali obbiettivi per il 2015?".
Giacomo Melchiorrri è un ragazzo di Montegranaro che appena conseguito la laurea in ingegneria, invece di fare il solito tirocinio tra le scartoffie di un ufficio, ha messo in pratica la teoria acquisita sui banchi di scuola e per 2 anni ha prestato servizio in Etiopia.
Dimezzare, entro il 2015, il numero di coloro che non dispongono di acqua pulita, è uno degli obiettivi del Millennio che le Nazioni Unite si sono date, oltre che un dovere di tutti. Assicurare a ciascuno almeno la possibilità di una sopravvivenza dignitosa è un livello minimo di civiltà al quale tutti siamo chiamati a contribuire. Quando si parla di volontariato internazionale, si pensa subito alle grandi associazioni mondiali, senza magari sapere che realtà simili operano da anni anche vicino a noi, qui nelle Marche, e con risultati altrettanto importanti in termini di realizzazioni concrete a favore di milioni di persone.
La Comunità Volontari per il Mondo è una di queste: fondata ad Ancona nel 1978, da ventotto anni lavora in un settore così impegnativo e delicato qual è quello della cooperazione internazionale a favore delle popolazioni più bisognose nei Paesi in via di Sviluppo. A tutt’oggi CVM concentra i suoi interventi su problemi tra i più gravi che il mondo intero si trovi ad affrontare: la prevenzione dell’AIDS, gli orfani e i bambini di strada , l’approvvigionamento di acqua potabile, soprattutto in Etiopia e Tanzania.
Oltre agli operatori organizzativi, ci sono poi i volontari che, per un periodo medio di due anni, si recano nei Paesi in cui CVM svolge attività di intervento e collaborano con i colleghi autoctoni e le popolazioni locali per la realizzazione dei progetti, cercando di integrarsi quanto più possibile con quelle culture, sempre, rispettandole.
Negli ultimi anni si recano nei Paesi in cui si effettuano gli interventi anche ragazzi che hanno scelto di effettuare il servizio civile internazionale Ora, quelle stesse popolazioni sono in grado di gestire gli impianti autonomamente, con la sicurezza che, avere acqua pulita, significa anche abbassare le probabilità di contrarre malattie e quindi sperare in una migliore qualità di vita. Se consideriamo che a noi spaventa persino il pensiero della carenza di acqua, possiamo ben immaginare la situazione in Paesi dove le donne sono costrette a lunghi percorsi a piedi per raggiungere fonti di acqua quasi mai pulita! Il problema più drammatico, però, che sta colpendo molti Paesi Africani è rappresentato dall’AIDS che negli ultimi anni sta distruggendo intere generazioni.
Nella sola Africa si stimano oltre 29 milioni di persone colpite dal virus HIV e la maggior parte di loro in un’età compresa tra i 20 e i 40 anni; con tali proporzioni è evidente che l’impatto dell’epidemia assume un carattere sanitario, sociale ed economico tale da sovvertire e impoverire ulteriormente Paesi già molto poveri. In questo delicato settore CVM sta realizzando programmi di prevenzione e controllo dell’AIDS nella Regione Etiope Amhara coinvolgendo oltre 10 milioni di persone e analoghi progetti si stanno realizzando in Tanzania e Zanzibar.
Questi progetti prevedono, oltre a forniture mediche essenziali, la formazione di personale locale e l’informazione, per quanto possibile, capillare rivolta alla popolazione, soprattutto sul tema della prevenzione.
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03/03/2006
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