Di esperimenti musicali Phillip Johnston ne ha proposti e vissuti talmente tanti che non basterebbe un intero volume a descriverne il penetrante talento. Johnnston e' compositore (e sassofonista) dai multiformi interessi, note sono le sue musiche per la coreografa inglese Keely Garfield, o per compagnie teatrali australiane, cosi' come quelle per film originariamente muti di registi come Teinosuke Kinugasa, Phillip Haas, Adam Barr e F.W. Murnau, fino al "The Unknown" di Tod Browning. Virtuoso strumentista, Johnston, dall´ascolto di mostri sacri come Thelonious Monk, Duke Ellington e Kurt Weill, ha alimentato una già esemplare creatività avviando collaborazioni con John Zorn, Elliott Sharp e Butch Morris, e imponendosi come leader di formazioni dalle combinazioni ritmiche e timbriche inusuali come il Microscopic Septet.

La serata di domani - ore 21.30 in Limonaia, Villa Baruchello - sarà dedicata al repertorio piu' prettamente jazzistico del quartetto comprendente Dave Hofstra (contrabbasso), Mark Josefsberg (vibrafono), Neal Kirkwood (piano).