Superato agevolmente il Semat Fondi, l’Ascoli affronta la prova del nove.

Dopo il bel successo interno ai danni dei Laziali, la formazione allenata da Marcello Fonti sarà ospite domani alle 18,30 al Palasport Comunale, del  Terni per la diciassettesima giornata del torneo di A2.

I tre punti, che darebbero ancora più risalto all’ottima stagione dei bianconeri, sono l'obbiettivo dichiarato per questa sfida contro l'ennesima avversaria che fa dell’aggressività la sua arma vincente.
Come tutte le gare di questo avvincente girone, questa con il Terni sarà una battaglia. Il “sette” ascolano, ha dimostrato in più di un’occasione di essere in grado di poter vincere con chiunque, a  patto di rimanere concentrati fino alla fine.

Se Franchi e compagni riusciranno a ripetere sul piano agonistico, il gioco espresso sabato scorso i tre punti saranno alla loro portata.

Il Terni non scenderà in campo per fare sconti, è un collettivo esperto che attua una buona difesa, imperniata su marcature molto aggressive al limite della regolarità.

Sicuramente l’allenatore bianconero, saprà trovare i giusti stimoli  per i suoi ragazzi, da quel grande psicologo che è. 

Aggressività, velocità ed una buona difesa sono le armi che la compagine bianconera dovrà utilizzare contro gli umbri.

Chiaramente i tre punti presi contro il Fondi fanno morale e permettono all’Ascoli di affrontare la gara in maniera tranquilla, essendo consapevoli delle proprie qualità.

Se le fasi del match lo permetteranno, sarà l’occasione buona per mister Fonti per far ruotare tutti gli atleti a sua disposizione per valutare quei giocatori che fino ad ora hanno giocato di meno.

I bianconeri sono in buona condizione, nessuno accusa problemi muscolari fatta eccezione per Russo ancora out: tutti inoltre sono molto caricati e vogliosi di continuare a fare bene.

I padroni di casa, sono reduci dalla vittoria in trasferta ai danni della Lazio per 32-17, raggiungendo una tranquilla posizione in classifica a quota 22 punti al riparo da qualsiasi rischio.

Designati a dirigere l’incontro sono i Signori Donnangelo e Falcone, con la speranza che non tollerino il gioco duro degli umbri.