Istituto Scolastico Superiore sambenedettese ha registrato un aumento del 10% delle iscrizioni al primo anno con una prevista crescita di una classe in più nello prossimo anno scolastico: da 7 a 8 . Un andamento già registrato lo scorso anno tanto che, come naturale conseguenza crescerà anche il numero delle seconde (da 6 a 7) e delle quindi (da 6 a 7). Lo ha confermato con soddisfazione la dirigente scolastica Marcella Angelici.


Prof. Angelici conferma la crescita dell’Istituto?
Sì, e con grande soddisfazione. Il “Capriotti”, da qualche anno, sta raccogliendo i frutti per la sua correttezza nel dare informazione, per le competenze che esprime e che sono sempre più richieste sia per il prosieguo in tutte le università (prima e seconda laurea) che per l’inserimento nel mondo del lavoro in qualità di tecnici nei quadri intermedi, nelle libere professioni, negli ambiti imprenditoriali, dirigenziali e manageriali: dopo il diploma e dopo la laurea. Mi riferisco soprattutto al settore economico, commerciale e terziario, le tre porte ancora aperte nell’attuale crisi occupazionale che richiedono “competenze e schemi mentali attitudinali” che non possono essere acquisite solo all’Università.

Nella scelta degli studenti di una qualunque Università, la riforma ha inserito al primo anno la richiesta di “competenze” (vedi: lingue, informatica, diritto ed economia), che il “Capriotti” porta avanti da oltre un ventennio in tutti e tre gli indirizzi.

Lei conviene che è bene rimandare all’Università l’ acquisizione di precise competenze, mentre la scuole superiore deve limitarsi a dare una formazione generale?
Ogni educatore sa che è sempre valido il principio piagetiano per il quale il processo di crescita è evolutivo e che ogni età esprime specifiche capacità di apprendimento. Cose che non vengono apprese dall’infanzia all’adolescenza, non saranno più apprese. Pertanto sostenere il contrario equivarrebbe negare un principio educativo sostanziale che regge tutta la struttura formativa mondiale, e condannare i ragazzi a far parte di quella massa anonima che ogni società di diritto respinge; o spingere il diplomato, che ha solo una formazione generica, ad una “manovalanza” non scelta e quindi frustrante.


E per quanto riguarda l’Università?
Sono soprattutto le conferme che provengono dal settore universitario che danno ragione alla politica scolastica perseguita dal “Capriotti”. Cià è dovuto, anche , al suo target formativo espresso dal successo dei suoi ex-studenti di tutti e tre gli indirizzi: il Tecnico commerciale, i Programmatori e il Liceo Linguistico.

La percentuale dei Diplomati al “Tecnico commerciale” che svolgono un lavoro di concetto o di dirigenza è oltre l’80% . Fra le mete dei nostri ragazzi ci sono le più importanti Università (vedi la Bocconi di Milano o la scuola per interpreti di Forlì, ecc.. ), e facoltà impegnative quali quella di medicina ed altre. I nostri diplomati in Lingue Moderne sbaragliano i concorrenti nei colloqui di lavoro, nelle porte d’accesso all’università. Sono queste le cose che dovrebbero essere dette. Non dimentichiamoci che anche lo stesso MIUR sostiene per l’Orientamento l’imperio che “la scelta del corso di studi superiore deve avvenire in base agli interessi degli studenti e , quindi, nel rispetto della persona”.

Poi un 80% di Diplomati al “Tecnico commerciale”, non universitari, svolge già lavori di concetto e/o di dirigenza.

Quale futuro prevede per gli Istituti Tecnici Commerciali e per i Licei Linguistici ?
Per il “Capriotti” prevedo una ulteriore evoluzione, sempre che, resta la possibilità in termini di strutture. In generale, se entrerà in vigore la riforma il Tecnico Commerciale si eleverà da un lato in Liceo economico e Liceo tecnologico (ai primi posti in Europa), dall’altro sarà attivato un percorso parallelo di Istituzione e formazione per l’incremento dei quadri operativi intermedi e/o dirigenziali.

Se gli Istituti Tecnici rimarranno,invece, allo stato attuale, continueranno per loro strada, nel senso che manterranno il loro alto target formativo teso alla formazione integrale del ragazzo, più l’acquisizione di “competenze” che gli permetteranno di elevarsi dalla massa e di muoversi anche verso scelte autonome.

Del resto gli Istituti Tecnici hanno rappresentato negli ultimi dieci anni la modernità e la formazione d’avanguardia tanto da conquistare il titolo di Liceo.

I Licei Linguistici, invece, con la riforma o senza riforma, manterranno i loro alti indici qualitativi.

Nello specifico per il “Capriotti “?
Quando si parla dell’Istituto “Capriotti” è bene distinguere le due anime che vi pulsano dentro, per evitare di continuare a creare confusione nell’utenza. Chi sceglie di iscriversi al Capriotti sa che può optare fra un Tecnico Commerciale per diventare Ragioniere-Perito Commerciale e/o Programmatore, e un Liceo Linguistico Moderno per avere la Maturità Linguistica. Sa pure che quello del Capriotti è l’unico vero Liceo Linguistico sul territorio sambenedettese e interland in quanto è l’unico che da’ le competenze richieste da tale corso di studi e che , pertanto, rilascia il diploma corrispondente di maturità linguistica liceale.