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Centro Storico di Ascoli, Patrimonio dell’Umanità

Ascoli Piceno | E’ stato nominato il Comitato Tecnico-Scientifico che dovrà individuare le specificità e i valori che giustificano la concessione di questo prestigioso riconoscimento ad Ascoli.

di Francesca Romana Rinaldi


Dopo la richiesta fatta dalle Associazioni presenti nella Consulta dei Beni e Attività Culturali del Comune di Ascoli è stata avviata finalmente la pratica per la richiesta dell’inserimento del Centro Storico ascolano nella lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

E’ stato infatti nominato un Comitato Tecnico-Scientifico che dovrà individuare le specificità e i valori che giustificano la concessione di questo prestigioso riconoscimento ad Ascoli.

Il 14 febbraio è avvenuta la prima riunione del Comitato, con la partecipazione dei componenti indicati dal Comune, dalla Provincia di Ascoli Piceno e dalla Regione Marche.

A questa riunione seguiranno altre per arrivare poi all’approvazione di un documento che sarà la base per l’inoltro della richiesta all’Unesco.

L’assessore alla Cultura della Regione Marche, Giampiero Solari, nell’incontro avuto con gli assessori alla Cultura dei Comuni Piceni e con i rappresentanti delle Associazioni Culturali di tutta la Provincia, il 14 marzo nella Sala del Consiglio Comunale di S.Benedetto del Tronto, ha confermato con forza la sua convinzione sulla estrema opportunità di questo riconoscimento per il Centro Storico di Ascoli, in modo che ci possano essere due città, una a nord, Urbino, già dichiarata Patrimonio dell’Umanità, l’altra a sud, Ascoli, da proporre urgentemente per questo riconoscimento, quali prestigiose porte d’ingresso ad una Regione ricca di monumenti, memoria storica, luoghi d’arte, paesaggi pieni di fascino, borghi intatti e incantevoli marine.

Le Associazioni culturali, promotrici di questo riconoscimento, in particolare la sede Archeoclub, la sezione Italia Nostra, e la delegazione FAI di Ascoli Piceno, oltre al movimento Ascoli Nostra preannunciano comunque la loro vigile attenzione all’attività del Comitato.

Per facilitare i lavori, comunque, provvederanno ad elaborare un loro documento per indicare le specificità e i valori che giustificano una conclusione positiva dell’iter procedurale avviato.

E’ loro convinzione, infatti, che con questo riconoscimento si produrranno effetti molto positivi per la città e per tutte le Marche: da una parte si contribuirà ad una formidabile azione di promozione del territorio, dall’altra si favorirà una più accorta azione di rispetto e conservazione della città, tenuto conto dell’obbligo dell’approvazione del Piano di gestione, che prevede la tutela, valorizzazione e fruizione del bene proposto per questo prestigioso riconoscimento.

15/03/2006





        
  



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