E’ una protesta ad oltranza quella che i bieticoltori del fermano stanno mettendo in atto ormai da più di 24 ore. Amarezza e rabbia la fanno da padrone nelle emozioni dei lavoratori del settore agricolo che da ieri mattina, a turni incessanti, picchettano davanti allo stabilimento Sadam di Campiglione di Fermo in attesa di essere remunerati e di avere qualche certezza in più sul lavoro dei prossimi mesi. Anche stanotte, nonostante le temperature gelide, alcuni di loro non hanno smesso di manifestare, e aiutandosi con un fuoco acceso per resistere al freddo, sono rimasti imperterriti davanti allo zuccherificio.

Il primo punto a far sollevare la protesta, se ne parla ormai da alcune settimane, è il mancato pagamento ai bieticoltori di circa un terzo delle quote loro spettanti per la coltura delle bietole nella campagna 2005. Da tempo ormai gli agricoltori chiedono che vengano saldati i conti, ma i tempi di attesa continuano ad allungarsi. Altra questione è quella relativa al lavoro per il 2006. I bieticoltori vorrebbero certezze sulle necessità della proprietà Eridania in vista della campagna 2006: nessuno si è ancora pronunciato infatti sul fabbisogno di bietole dell’azienda per l’anno in corso, di conseguenza in molti non sanno ancora a quali colture destinare i propri terreni. Sembra comunque che già in settimana la proprietà dovrebbe dare risposte in materia.

Intanto, non arrivano buone notizie da Roma: il tavolo di filiera di ieri con il ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno non ha portato a soluzioni consistenti, e le trattative proseguiranno con i bieticoltori mercoledì. Oggi invece, riunione con le segreterie sindacali nazionali ed i rappresentanti di tutti i 19 zuccherifici italiani per discutere di riconversione ed ammortizzatori sociali.