Il Presidente Spacca a Venezia alla conferenza internazionale sullEuroregione Adriatica
| ANCONA - Spacca: strategia unitaria per le comunità dellAdriatico.
E’ stato firmato oggi a Venezia l’accordo per avviare il processo che porterà alla nascita dell’Euroregione Adriatica.
Lo hanno sottoscritto, insieme alle Marche rappresentate dal Presidente Gian Mario Spacca, le Regioni Abruzzo, Molise, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, e Puglia, insieme ai rappresentanti di regioni di Croazia, Bosnia, Albania, per un totale di 23 soggetti.
Nelle prossime settimane sarà definito tra tutte le regioni coinvolte uno statuto dell’Euroregione, da approvare definitivamente entro luglio.
“Le comunità dell’Adriatico - ha commentato il Presidente Gian Mario Spacca – sanciscono così la centralità di questa area nell’Europa allargata, ponendo le basi per realizzare una strategia unitaria.
La Regione Euroadriatica è il crocevia di incontro di differenti religioni, culture, economie ed esperienze sociali, che possono dare forza ai processi di pace e stabilità politica ad aree geografiche dove oggi predomina l’incertezza. Le Marche vogliono giocare un ruolo protagonista in questo processo.
Nel nuovo scenario europeo, con il passaggio ad Est, il Mare Adriatico da linea di confine diviene spazio comune E’ naturale, dunque, dare voce e rappresentanza unitario alle comunità che affacciano sulle sue sponde. Soprattutto per aumentarne il peso politico e decisionale, nello scenario di un’Europa che rischia altrimenti di privilegiare la direttrice di sviluppo Nord/Nord-Est.”
Attualmente, ad esempio, nelle politiche europee sulle grandi reti, i principali collegamenti infrastrutturali passano sopra quest’area geografica, attivando solo più a nord le nervature portanti del Corridoio V. La divisione nord/sud rischia di relegare nella marginalità gran parte della regione adriatica e tutta l’area Euromediterranea in assenza di una precisa strategia politica.
“Il progetto dell’Euroregione - ha proseguito Spacca - si fonda anche sulla valorizzazione delle esperienze di sussidiarietà e partenariato territoriale che caratterizzano e rafforzano i legami tra le comunità dell’Adriatico.
Le Marche da tempo sono impegnate in progetti di collaborazione e cooperazione tra sistemi territoriali con l’area balcanica, capaci di offrire “dal basso” un valore aggiunto importante per consolidare opportunità di crescita rilevanti su scala più ampia.”
Un esempio concreto è rappresentato dal progetto Rete Class, che vede insieme le Regioni Marche (capofila), Emilia-Romagna, Abruzzo e la Provincia di Udine, categorie economiche, partner dell’area balcanica, per costruire una rete di 5 centri locali di assistenza e servizi per le piccole imprese e lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle aree di Slatina, Costanza, Mostar, Varadzdin e Uzice.
“Sono convinto - ha concluso Spacca - che l’Euroregione adriatica contribuirà allo sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile dell’intera Europa”.
Lo hanno sottoscritto, insieme alle Marche rappresentate dal Presidente Gian Mario Spacca, le Regioni Abruzzo, Molise, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, e Puglia, insieme ai rappresentanti di regioni di Croazia, Bosnia, Albania, per un totale di 23 soggetti.
Nelle prossime settimane sarà definito tra tutte le regioni coinvolte uno statuto dell’Euroregione, da approvare definitivamente entro luglio.
“Le comunità dell’Adriatico - ha commentato il Presidente Gian Mario Spacca – sanciscono così la centralità di questa area nell’Europa allargata, ponendo le basi per realizzare una strategia unitaria.
La Regione Euroadriatica è il crocevia di incontro di differenti religioni, culture, economie ed esperienze sociali, che possono dare forza ai processi di pace e stabilità politica ad aree geografiche dove oggi predomina l’incertezza. Le Marche vogliono giocare un ruolo protagonista in questo processo.
Nel nuovo scenario europeo, con il passaggio ad Est, il Mare Adriatico da linea di confine diviene spazio comune E’ naturale, dunque, dare voce e rappresentanza unitario alle comunità che affacciano sulle sue sponde. Soprattutto per aumentarne il peso politico e decisionale, nello scenario di un’Europa che rischia altrimenti di privilegiare la direttrice di sviluppo Nord/Nord-Est.”
Attualmente, ad esempio, nelle politiche europee sulle grandi reti, i principali collegamenti infrastrutturali passano sopra quest’area geografica, attivando solo più a nord le nervature portanti del Corridoio V. La divisione nord/sud rischia di relegare nella marginalità gran parte della regione adriatica e tutta l’area Euromediterranea in assenza di una precisa strategia politica.
“Il progetto dell’Euroregione - ha proseguito Spacca - si fonda anche sulla valorizzazione delle esperienze di sussidiarietà e partenariato territoriale che caratterizzano e rafforzano i legami tra le comunità dell’Adriatico.
Le Marche da tempo sono impegnate in progetti di collaborazione e cooperazione tra sistemi territoriali con l’area balcanica, capaci di offrire “dal basso” un valore aggiunto importante per consolidare opportunità di crescita rilevanti su scala più ampia.”
Un esempio concreto è rappresentato dal progetto Rete Class, che vede insieme le Regioni Marche (capofila), Emilia-Romagna, Abruzzo e la Provincia di Udine, categorie economiche, partner dell’area balcanica, per costruire una rete di 5 centri locali di assistenza e servizi per le piccole imprese e lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle aree di Slatina, Costanza, Mostar, Varadzdin e Uzice.
“Sono convinto - ha concluso Spacca - che l’Euroregione adriatica contribuirà allo sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile dell’intera Europa”.
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06/02/2006
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