La presentazione di Gianni Contri, socialista che sposa la causa dell'UDC ed è il primo di una lunga lista, circa 37 che non condividono le scelte di De Michelis, è anche l'occasione per il Senatore Ciccanti per illustrare quelle che saranno le prospettive del suo partito, sia sul territorio ma soprattutto su San Benedetto. L'entrata di Contri ed altri viene vista come un idea per dare vita a un partito moderato e riformista che si collochi al centro.

Sull’arrivo di Contri il senatore puntualizza “Con questi nuovi acquisti non vogliamo pareggiare la fuoriuscita di altri. Per loro si tratta di un’esperienza mirata alla sopravvivenza, per noi invece è un’operazione politica di arricchimento.

Il senatore punta a una compattezza dei partiti del centrodestra e non accetta qualsiasi idea di forze politiche che si presentano divise alle amministrative. Poi entra sulla questione San Benedetto.

“Pino Nico non è solo una nomination ufficiale ma neanche di bandiera,come quella di Piunti, e potrà essere il candidato solo nell’ottica di uomo individuato dalla Cdl. Non vogliamo buttare allo sbaraglio un giovane valente, come Nico. Vogliamo una candidatura unitaria, quindi per ora quella di Nico è una disponibilità che ha dato al suo partito e che ora verrà proposta alla coalizione”.

Su Martinelli il senatore ha idee chiare, anche se gli apre una porta “L’Udc si è sentito tradito da Martinelli perché ha fatto ogni cosa per non farlo dimettere, ma lui se ne è andato sbattendo la porta. Per riproporsi dovrebbe almeno riconoscere alcuni errori, ha bloccato il Prg. Ma ricordiamoci anche che se ne è andato dicendosi stufo dei partiti e della Cdl. Quindi secondo noi dovrebbe recuperare i rapporti con coloro che hanno rotto con lui, se no non potrà mai essere un candidato di tutta la colaizione”.