Che emozione al Riviera. La storia è storia è un pezzo importante di quella rossoblù era appoggiato su un bancone negli uffici della Samb a parlare di una difficile, ma per lui possibile, impresa.

Francesco Chimenti, otto anni da calciatore rossoblu, altri quattro da allenatore, con due promozioni si presenta alla stampa, dopo le parole di un altro innamorato della Samb, Remo Croci. E con loro due un'altra icona rossoblu, Tiziano Manfrin.

Vederli li in piedi a parlare di Samb ti fa venire in mente che il tempo si sia fermato. Ti risvegli e mastichi amaro. Pensi ma perché cosi tardi, perché non prima? Perché tanta gente venuta da lontano quando qui c’era, e ce ne sono altri, chi ha la Samb nel cuore e che danno, avrebbero dato e daranno l’anima per lei? Domande che vorrebbero risposte. E soprattutto il pensiero torna indietro. All’anno 1994 quando Francesco Chimenti fa ripartire, con l’aiuto di Paolo Beni, la Samb fresca del fallimento di Venturato. Ricordi come vince il campionato e come a fine stagione non viene riconfermato.

Nessuno ha mai capito il perché. Il sottoscritto, che stava, in quel periodo, costantemente a contatto con la squadra, si trovava all’estero e al ritorno non ha trovato più Chimenti alla guida della squadra. Stranezze del calcio ed un amicizia, forte tra uomini del Sud, che andò in frantumi senza capire mai il perché.

Oggi l’emozione diventa enorme quando si apre la porta ed entra la storia. Occhi bassi ma subito dopo la stretta di mano e muti ad ascoltare quanto il bomber ha da dire.

Si va a Fermo per accontentarsi di un pareggio?
“ Si parte per vincere- dice Chimenti convintissimo. Non è nel nostro carattere accontentarsi, noi lotteremo sempre per il massimo”.

Come ha trovato l’ambiente? “ In cinque allenamenti, fra l’altro sotto l’acqua, non si può certo essere certi di aver capito tutto. Una cosa posso dirla. I ragazzi mi sembrano contenti, sorridono, si allenano di voglia. Questo potrebbe essere un punto di vantaggio”

Parla poco ma si vede quanto sia felice di questa sua nuova scommessa.
“ A fine stagione vi dirò quanto avrò guadagnato- dichiara sorridendo, facendo capire che i soldi non sono al primo posto, anzi. Ho ricevuto tante telefonate da ex calciatori e tanti attestati di stima dai tifosi, veramente eccezionali questi ultimi”.

Parlare di tattica di giocatori in questa circostanza sembra quasi superfluo.
Ci sarà tempo.