Nella mia qualità di esponente di Alleanza Nazionale che aveva concesso la propria disponibilità a concorrere quale candidato sindaco alla prossima tornata elettorale, ritengo doveroso esternare alcune considerazioni in merito alle continue illazioni su un presunto corteggiamento di A.N. verso personaggi non di area espressamente politica.

Orbene, premesso che la mia disponibilità era conseguenza di una posizione critica nei confronti di alcuni atteggiamenti che l’amministrazione di centrodestra aveva assunto, oltre verso scelte opinabili, il mio successivo passo indietro in considerazione di una unanime convergenza del candidato sindaco nella persona del consigliere provinciale Pasqualino Piunti, passo indietro dovuto al senso di responsabilità ed a dimostrazione della compattezza di A.N., al di là delle sempre presunte illazioni contrarie, non è stata solo di facciata.

La pessima esperienza di un primo cittadino prescelto dalla cosiddetta società civile, come se poi vi fossero altri che vivono fuori della società civile stessa, non consente ulteriori passi nel buio.
I partiti devono riappropriarsi del ruolo riconosciuto, previsto e tutelato, non a caso, proprio nella nostra Carta fondamentale, ovvero la Costituzione Italiana.

Che poi il problema possa vertere su alcuni uomini che incarnano la politica, questo può essere un tema interessante di dibattito, ma mettere i partiti tout court alla gogna, vuol dire lasciare spazio ai meri interessi particolari ed economici.

Peraltro il tessuto economico del territorio va chiaramente coinvolto, ma mediato dalla funzione politica che è quella di provvedere al benessere dei cittadini, tutti i cittadini, tutte le categorie sociali.
La politica è l’insostituibile garante delle scelte etiche dell’amministrazione, se vi sono comportamenti censurabili, bocciamo il politico che li pone in essere, ma mai la Politica.

*Presidente Circolo di A.N. “Emidio Galiè”