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Giochi Olimpici: Un africano in pista

| TORINO - Si tratta di Mylton Keynes, Kwame, 30 anni.

di Laura Ripani

Mylton Keynes, Kwame


Il contrasto è scioccante tra la sua pelle, nera come l’ebano, e le candide piste da sci. Ma il suo sogno è creare una squadra di sport invernali del Ghana, suo Paese d’origine. E per questo si è votato ad una ambiziosa speranza, divenuta splendida realtà, di diventare il primo nero africano a partecipare ai Giochi Olimpici invernali di Torino, discipline discesa, slalom.

Nato a Glasgow (UK), il 19 dicembre lo stesso giorno di Alberto Tomba cosa, questa, che appare già un segno, Mylton Keynes, Kwame, 30 anni, ha ottenuto dalla Federazione sciistica internazionale il permesso di gareggiare per i colori del Ghana. Anche se scia da meno di quattro anni e ha visto la neve vera per la prima volta solo l’anno scorso in Trentino. Ormai il suo caso ha fatto il giro del mondo. Del “leopardo delle nevi” così come è stato soprannominato, hanno parlato, con servizi speciali, anche la Bbc e la maggior parte delle tv italiane. Discendente di una dinastia di re, di qui anche il regale appellativo di leopardo, non si fatica a pensare che diventerà il personaggio più noto dell’evento di Torino.

Ma lui si schermisce che non lo fa per pubblicità. Anzi dice di poter essere anche il numero 7.000 nella graduatoria, quando poi sogna la medaglia, ma resta comunque l' unico nero africano in corsa per alle Olimpiadi

Subito dopo la sua nascita, la famiglia decide di fare ritorno in Africa, ma Kwame, completati gli studi, vola di nuovo in Gran Bretagna e viene assunto da Xscape, un impianto sportivo a nord di Londra dove si scia sulla neve artificiale. Un giorno Kwame decide di provare e non si ferma più.
Gareggiando nel circuito satellite nei Paesi più disparati, dall'Iran all'Argentina ottiene il punteggio minimo per correre tra i grandi di questo sport.

“Tutto quello che sapevo sullo sci lo avevo imparato guardando i film di James Bond”', ha raccontato. Dopo essere stato sponsorizzato dalla compagnia area Easyjet, oggi è testimonial di Medici Senza Frontiere. Ma soprattutto della Val Di Fiemme che, di fatto, lo ha adottato. Gli ha fornito vitto, alloggio, nevi sulle quali allenarsi da professionista oltre a Mario Pastore, il suo allenatore. Una grande impresa, la sua, raccogliere così i soldi necessari per le attrezzature, i viaggi ed il sito internet, www.ghanaskiteam.com. Ma la sua grande vittoria è stata convincere la moglie “D'altronde” ha detto, se vieni dall'Africa è difficile abituarsi a certe temperature”. Kwame, inguaribile ottimista, si augura che per Torino la moglie saprà fare un'eccezione.

25/01/2006





        
  



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