Bufera all'interno della Cna
Fermo | Dopo il licenziamento del direttore gli artigiani chiedono chiarezza. Richiesta andata vana. Inevitabile la rottura
di Stefania Ceteroni
Bufera all'interno della Cna. La vicenda del licenziamento del direttore, Maria Desirée Basili, ha rappresentato il punto di rottura.
L'ennesimo tentativo di avere chiarimenti in merito al provvedimento che la Basili continua con fermezza a definire privo di ogni fondamento non ha avuto alcun riscontro. Nel corso dell'incontro che si è tenuto venerdi sera, per la seconda volta, il direttivo è stato chiamato ad esprimere il proprio voto su alcuni atti senza che i membri fossero messi al corrente di quanto accaduto a danno del direttore e senza che nessun chiarimento arrivasse circa i reali motivi del licenziamento.
La Basili, da parte sua, resta ferma nella sua posizione e chiede a gran voce il reintegro al suo posto e un risarcimento di 500.000 euro.
E proprio la mancata chiarezza e trasparenza sono alla base della scelta di diversi membri del direttivo del fermano di non votare a favore degli atti che gli venivano sottoposti. Qui sta la rottura. Un atteggiamento, questo, che non rispecchia solo la posizione personale del direttivo fermano ma che fa seguito anche alla volontà degli artigiani di avere chiarimenti.
"Chiediamo solamente chiarezza e trasparenza. E non lo facciamo solo per noi ma per gli artigiani che rappresentiamo, dei quali ci facciamo portavoce. Per la seconda volta siamo stati messi davanti ad un voto senza che nessuno ci dicesse cosa era accaduto ai danni del direttore - osservano alcuni dei protagonisti della rottura - e questo per noi è sintomo di scarsa trasparenza".
Inizialmente si è messo in atto il tentativo di ricucire i rapporti risolvendo la questione in modo pacato e tranquillo proponendo l'azzeramento di tutte le cariche per sottoporsi al voto dell'assemblea. Proposta avanzata da quanti, ora, hanno deciso di dire basta ad una situazione poco chiara. Proposta, quella dell'azzeramento delle cariche, mai accolta.
Impossibile, a questo punto, non arrivare ad una rottura che, in realtà, c'è stata.
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24/01/2006
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