La Regione aderisce al progetto Appennino Parco dEuropa
| ANCONA - Sarà firmata una convenzione tra 15 Regioni interessate, Ministero, ANCI, UPI e UNCEM Amagliani: Consentirà lavvio di azioni integrate a favore delle aree montane e interne.
“Non sarà solo tutela e valorizzazione del territorio appenninico, ma uno strumento importante anche per un’azione integrata di riequilibrio territoriale a favore della montagna e delle aree interne svantaggiate, promuovendo il ruolo delle Comunità Montane. “ Lo ha evidenziato l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, dopo l’adesione della Regione Marche, decisa oggi nella seduta di giunta, alla convenzione per la realizzazione del progetto “Appennino Parco d’Europa” (APE) di cui è capofila l’Abruzzo.
La convenzione sarà stipulata in un prossimo convegno nazionale di Federparchi e sarà sottoscritta da 15 regioni interessate (dalla Lombardia alla Sicilia), del Ministero dell’Ambiente, ANCI, UPI , UNCEM e Legambiente.
“La catena appenninica – ha spiegato Amagliani – si configura come un unico sistema naturale continuo, formato da una complessità di habitat, che per ricchezza e varietà - dai beni storici e culturali agli insediamenti abitativi, alla estensione lungo quasi tutta la Penisola- assume una rilevanza europea e rappresenta un punto di coesione socio-culturale . La convenzione – ha proseguito- si propone di rilanciare operativamente il progetto APE, attraverso il maggior numero di soggetti istituzionali e associazioni, consapevoli che la salvaguardia di questo territorio naturale significa anche sviluppo integrato delle comunità che ci vivono. Ma non solo, significherà soprattutto riconoscere un ruolo strategico dell’Appennino nel contesto Mediterraneo e quindi far rientrare il progetto tra gli obiettivi prioritari delle politiche di sviluppo dei Quadri strategici regionali e nazionali per la programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013 relativamente ai territori della dorsale appenninica.”
La convenzione degli Appennini costituirà il patto tra tutti i soggetti sottoscrittori per avviare un’azione comune in grado di portare alla costruzione di un modello di sviluppo per l’intero sistema, promuovere attività di scambio di esperienze e programmi di partenariato con altri Paesi europei del Mediterraneo, individuare gli obiettivi prioritari per la tutela e la valorizzazione degli ambiti montani, della flora, della fauna e delle risorse idriche, nonché il riconoscimento e la conservazione delle identità culturali e sociali.
Il progetto APE si propone quindi come una struttura operativa ad ampia sfera, che lavorerà per raggiungere obiettivi in molti campi specifici, non solo di tutela ambientale: dal monitoraggio delle aree a rischio di dissesto idrogeologico, alla conservazione dei paesaggi rurali e l’utilizzo agricolo del territorio verso produzioni di qualità, al turismo naturale diffuso, all’adeguamento delle reti di trasporto, alla produzione e utilizzo dell’energia.
La convenzione sarà stipulata in un prossimo convegno nazionale di Federparchi e sarà sottoscritta da 15 regioni interessate (dalla Lombardia alla Sicilia), del Ministero dell’Ambiente, ANCI, UPI , UNCEM e Legambiente.
“La catena appenninica – ha spiegato Amagliani – si configura come un unico sistema naturale continuo, formato da una complessità di habitat, che per ricchezza e varietà - dai beni storici e culturali agli insediamenti abitativi, alla estensione lungo quasi tutta la Penisola- assume una rilevanza europea e rappresenta un punto di coesione socio-culturale . La convenzione – ha proseguito- si propone di rilanciare operativamente il progetto APE, attraverso il maggior numero di soggetti istituzionali e associazioni, consapevoli che la salvaguardia di questo territorio naturale significa anche sviluppo integrato delle comunità che ci vivono. Ma non solo, significherà soprattutto riconoscere un ruolo strategico dell’Appennino nel contesto Mediterraneo e quindi far rientrare il progetto tra gli obiettivi prioritari delle politiche di sviluppo dei Quadri strategici regionali e nazionali per la programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013 relativamente ai territori della dorsale appenninica.”
La convenzione degli Appennini costituirà il patto tra tutti i soggetti sottoscrittori per avviare un’azione comune in grado di portare alla costruzione di un modello di sviluppo per l’intero sistema, promuovere attività di scambio di esperienze e programmi di partenariato con altri Paesi europei del Mediterraneo, individuare gli obiettivi prioritari per la tutela e la valorizzazione degli ambiti montani, della flora, della fauna e delle risorse idriche, nonché il riconoscimento e la conservazione delle identità culturali e sociali.
Il progetto APE si propone quindi come una struttura operativa ad ampia sfera, che lavorerà per raggiungere obiettivi in molti campi specifici, non solo di tutela ambientale: dal monitoraggio delle aree a rischio di dissesto idrogeologico, alla conservazione dei paesaggi rurali e l’utilizzo agricolo del territorio verso produzioni di qualità, al turismo naturale diffuso, all’adeguamento delle reti di trasporto, alla produzione e utilizzo dell’energia.
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23/01/2006
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