F&G SANGIORGESE-CHEVROLET TEAM MONTESICURO 7-2 (p.t. 1-0)

F&G SANGIORGESE: Belà, Tomadon, De Souza, Dorinzi, Machado, Eder, Martelli, Nucci, Mindoli, Moravski, Bruni, Salinas. All. Giordani.

CHEVROLET: Zingaretti, Maggiori A., Marchegiani, Ubaldi, Maggiori L., Martin, Melone, Oropel, Foroni. All. Maggiori A.-Foroni.

ARBITRI: Muccardo di Roma, Molino di Aprilia, Romanelli di Fermo (cron.).

MARCATORI: 12’ pt De Souza, 2’ st Machado, 6’ Martin, 7’ Moravski, 10’ Mindoli, 12’ e 14’ Tomadon, 18’ Martelli, 19’ Oropel.

Più forte anche degli arbitri. La F&G Sangiorgese del patron Trasatti, impartisce una gran lezione di calcio a 5 alla sempre temibile Chevrolet, nonostante l’esperienza degli avversari, nonostante soprattutto un arbitraggio quanto meno discutibile che ha però solo avuto l’effetto di ritardare l’onda d’urto che poi nella ripresa si è abbattuta su Maggiori & C..

Gara ricca di pathos all’inizio coi padroni di casa in pressing asfissiante sugli avversari, ma con gli ospiti capaci anche di ficcanti ripartente, grazie al genio sempre limpido dell’argentino Martin. Ma è una mostruosa ripartenza dei nerazzurri (finalizzata da De Souza) a spezzare l’equilibrio. Poco dopo il giallo: bomba di De Souza che entra in porta, ma che esce subito, avendo il pallone impattato il ferro di sostegno. Solo gli arbitri non vedono e gli anconetani provano addirittura (fair play dove sei?) a sorprendere i rivali che festeggiavano il gol. Facile immaginare il parapiglia, ma il k.o. era solo rimandato perché nella ripresa praticamente la Sangiorgese non lasciava scampo agli avversari, martellando ripetutamente la porta del giovane Zingaretti che per altre 6 volte doveva alzare bandiera bianca.

Emblema della situazione, il volto sempre tranquillo del tecnico Bernardino Giordani a fine primo tempo: nonostante l’esiguo vantaggio, nonostante la rabbia per il gol non visto, il tecnico ascolano, infatti, restava tranquillo, motivato dalla buonissima prestazione offerta dalla squadra fino a quel momento.

E ne aveva ben donde. Il tempo di rimettere la palla al centro, come detto, e via allo show. Innanzitutto il primo gol per il carioca Machado; poi, dopo la rete di Martin che sembrava potesse riaprire la gara, il centro di Moravski, al termine di un azione tambureggiante.

E arrivava anche il primo gol del nuovo nerazzurro Giampiero Mindoli (buon debutto il suo, nonostante l’ancora esiguo affiatamento coi compagni), che chiudeva di fatto l’incontro. A questo punto Martin & C. alzavano bandiera bianca e la Sangio dilagava, con la doppietta di Tomadon e il centro del giovanissimo Martelli.

Chiusura con Oropel che siglava il 7-2. Unica nota stonata, la soffertissima vittoria della capolista Spoleto che a metà gara soccombeva di due gol a Fabriano. Comunque (in virtù del pareggio del Palestra Fano a Città sant’Angelo) è terzo posto solitario. Prossima tappa a Gubbio, in casa del Real, prima della visita del fanalino di coda San Severino. Poi il tour de force, con la trasferta in casa dell’Acqua & Sapone prima, e col big match del 4 febbraio contro la capolista. E intanto i vecchi tifosi della curva ultras del basket si stanno riorganizzando per incoraggiare la Trasatti-band verso la conquista della tanto agognata serie A2.