Erano tanti, alcune centinaia, a protestare stamattina davanti al casello autostradale di Porto San Giorgio. Una manifestazione, quella dei dipendenti Sadam, ampiamente annunciata e prevista, capace di chiamare a raccolta un numero superiore di manifestanti rispetto alle proteste precedenti.

Due macchine agricole ed un camion a bloccare la rotonda davanti al casello autostradale, e circolazione in tilt, più o meno a partire dalle 10, nonostante il consistente impiego delle forze dell’ordine, da carabinieri a polizia di stato, fino ai vigili di Fermo e Porto San Giorgio. Numerosa anche la partecipazione tra gli esponenti politici locali.

C’era come previsto il sindaco fermano Saturnino Di Ruscio, ancora in prima linea dopo aver firmato nell’ultimo consiglio comunale di giovedì sera un documento unanime di richiesta di sostegno per operai e lavoratori dell’indotto, inviato al governo nazionale. Ma erano presenti molti altri sindaci, da quello di Monte Urano a quello di Porto Sant’Elpidio.

Accorsi numerosamente anche i sindacati, con abbondante sventolio di bandiere, e Sergio Retini, della segreteria nazionale Fai-Cisl, che ha preso la parola davanti ai presenti. Il prossimo momento importante è atteso a questo punto a Roma nella giornata di martedì, con un incontro convocato sul tema della crisi saccarifera dal ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno.

L’obiettivo da centrare per lo stabilimento di Campiglione è senza dubbi la riconversione, oltre alla speranza di strappare la concessione di ammortizzatori sociali lunghi.