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Per Rosini la Asl soffre di mobilità passiva

San Benedetto del Tronto | "E’ appena stato rinviato il concorso da Primario Oculista. Cui prodest?"

di Dr. Vincenzo Rosini*


Dopo il normale iter procedurale, l’approvazione della Regione, la pubblicazione sulla G.U., la nomina dei commissari, la convocazione dei candidati, il giorno prima le procedure d’esame, il concorso per primario oculista all’Ospedale di S. Benedetto del Tronto è stato rinviato sine die e senza una pubblica motivazione.

Il fatto di per sé non costituirebbe motivo di allarme se non fosse che:
la ASL di San Benedetto (zona territoriale 12) soffre di una cronica mobilità passiva Oculistica (con grave danno economico) verso le ASL e regioni limitrofe nonché verso strutture private locali e non (nell’anno 2004 a fronte di 180 ricoveri presso l’Ospedale Madonna del Soccorso sono stati 1600 i cittadini di San Benedetto che si sono fatti operare presso altre strutture pubbliche e non di altre zone territoriali); i cittadini non trovano risposte ai loro problemi oculistici presso il loro ospedale e spesso per le emergenze devono rivolgersi a strutture ospedaliere lontane con enormi disagi;
la stessa struttura ospedaliera di San Benedetto si è dovuta rivolgere ad altri ospedali per far fronte alle proprie necessità ed emergenze.

Ma se il concorso è stato bloccato per integrare San Benedetto in un progetto di area vasta con le realtà ospedaliere limitrofe, perché il 1 gennaio 2005, allorché il primario oculista è andato in pensione, non si è pensato di attivare una collaborazione chirurgica con le Unità Operative Oculistiche degli ospedali limitrofi?

Questa integrazione peraltro, già prevista nel lontano 2002, sarebbe stata a costo zero per la ASL 12 di San Benedetto. Stranamente la scelta degli Amministratori è stata quella di destinare risorse economiche per tutto il 2005 ad un privato che svolgesse la sola attività chirurgica presso l’ospedale senza peraltro che lo stesso si interfacciasse con le problematiche del reparto, delle emergenze, e della diagnostica.

E’ la solita storia: i soldi al privato, i problemi al pubblico; affossare l’ospedale di San Benedetto per dar spazio alle cliniche private. Ci auguriamo di sbagliare, ci auguriamo che allo scadere del 2005 la scelta degli Amministratori sia quella di rilanciare l’ospedale valorizzando le professionalità già presenti, e nominando un nuovo primario, oppure quella di concordare una consulenza chirurgica con le realtà ospedaliere limitrofe e non un contratto pubblico-privato che permetta di utilizzare il tanto vituperato ospedale di S. Benedetto del Tronto come una clinica privata.

* Nuova Alleanza Sambenedettese  Coalizione di Centro

03/12/2005





        
  



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