Convegno di Macerata: lassessore regionale alla sanità difende il modello dellAzienda unica
| ANCONA - I risultati più apprezzabili sul piano organizzativo ed aziendale, sono la riduzione dei tassi di ospedalizzazione, il contenimento della spesa farmaceutica, la forte capacità gestionale delle Aziende.
Garantire il modello di welfare alla base della forte coesione sociale della regione, proseguire il percorso “virtuoso”avviato nella passata legislatura, utilizzare al meglio le scarse risorse disponibili, qualificare i servizi di assistenza sul territorio: sono alcuni dei punti–cardine ai quali si ispira l’azione del governo regionale per completare il processo di riorganizzazione sanitaria avviato con la legge che istituisce l’Azienda sanitaria unica regionale (Asur).
Lo ha ribadito Almerino Mezzolani, assessore regionale alla sanità, intervenendo al convegno di Macerata “La sanità nelle Marche tra vincoli e opportunità”. Mezzolani ha elencato alcuni dei principali risultati conseguiti sul piano assistenziale, non nascondendo i punti di criticità; tra i primi, maggiori investimenti nei servizi territoriali, efficiente rete di strutture di prevenzione, più attenzione verso le persone deboli, miglioramento nella cura delle malattie cardiovascolari ed oncologiche.
I maggiori problemi riguardano, invece, l’inadeguatezza dell’offerta di assistenza domiciliare e residenziale, l’emigrazione dei marchigiani in altre regioni per sottoporsi a interventi ortopedici, le lunghe liste d’attesa per alcune prestazioni ambulatoriali, la scarsa capacità di comunicazione degli operatori sui processi di cambiamento.
I risultati più apprezzabili sul piano organizzativo ed aziendale, sono la riduzione dei tassi di ospedalizzazione, il contenimento della spesa farmaceutica, la forte capacità gestionale delle Aziende, le iniziative di formazione continua e di monitoraggio, l’integrazione tra protezione civile e sanità ormai assunta a modello di riferimento per altre realtà. Altrettanto importanti i risultati ottenuti nel contenimento dei costi.
“Dal 2000 al 2004, la spesa pro capite dei marchigiani per la sanità è passata da 1.250 euro a 1.200 euro, in media con quella nazionale. Un dato estremamente significativo che conferma - ha sottolineato Mezzolani - la bontà delle scelte intraprese con il processo di riforma dell’organizzazione sanitaria”.
Ma a frenare il processo di riforma contribuiscono altri vincoli: scarsità delle risorse finanziarie trasferìte dallo Stato alla Regione – “l’aumento del 2 per cento nel 2006 verrà completamente assorbito – sottolinea – per mettere a regime i progetti avviati, come l’assistenza agli anziani, l’emergenza territoriale e l’adeguamento delle dotazioni organiche” - inadeguatezza dei finanziamenti per gli investimenti sulle strutture e sulle tecnologie, limiti di assunzione di personale imposti dalla legge finanziaria, scarsa disponibilità di alcune figure professionali, a partire dagli infermieri.
“L’insieme di questi vincoli - ha rilevato l’assessore – impone un nuovo approccio alla programmazione e un ripensamento dei modelli organizzativi; in concreto è necessario un più appropriato uso delle risorse finanziarie specie nel settore farmaceutico, un migliore utilizzo del personale, il rifiuto di assecondare esigenze localistiche, la riorganizzazione dei poli ospedalieri, il miglioramento dell’assistenza residenziale.
Mezzolani ha sottolineato anche il crescente fabbisogno di personale per l’assistenza domiciliare e residenziale dovuto all’invecchiamento della popolazione - “Già oggi sono necessari mille operatori in più, ma nel giro di tre anni il numero aumenterà ulteriormente” - e l’incremento della spesa sul versante della medicina tecnologica:“I soli nuovi farmaci antitumorali comporteranno nel 2006 diversi milioni di euro di costi in più”. L’assessore ha poi difeso la scelta dell’Azienda sanitaria unica regionale: ”Non vogliamo imporre scelte dall’alto, ma realizzare è un modello a rete basato sull’ interlocuzione con gli enti locali, le parti sociali e le forze sindacali. In questo contesto, l’Asur non crea un accentramento delle funzioni, ma svolge un ruolo di regia e di forte coordinamento per il governo del territorio”. In lavori della prima parte del convegno sono proseguiti con l’intervento di Giuseppe Zuccatelli, responsabile del servizio sanità della Giunta regionale, che ha illustrato alcuni significativi risultati conseguiti nella razionalizzazione della spesa e nella riorganizzazione amministrativa e contabile della funzione ospedaliera.
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03/12/2005
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