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Marabini nuovo direttore della zona territoriale 13

Ascoli Piceno | Castelli: “Buon Lavoro a Marabini ma già sullo sfondo si profila l’ombra inquietante dell’ASUR”

di Guido Catselli

La nomina del dott. Mauro Marabini a Direttore della Zona Territoriale n.13 genera sicuramente molte aspettative anche in virtù di un curriculum  di tutto rispetto che attesta una certa propensione alla ragionevolezza di cui la sanità ascolana avverte un gran bisogno.

Auspico che il neo direttore, in particolare, sappia restituire la necessaria serenità all’ambiente medico e para –medico che negli ultimi anni, ad Ascoli, è stato funestato da una conflittualità che non esito a definire esasperata. Una conflittualità che ha indotto addirittura l’8% del personale ad avviare contenziosi con l’azienda sanitaria datrice di lavoro.

Tale stato di cose - – a prescindere dalla capacità professionale dei singoli operatori - ha prodotto tra la gente una forte perdita di fiducia nei confronti del sistema sanitaria ascolano.

Basti pensare a questo proposito che solo nel 2004 la nostra azienda sanitaria ha dovuto pagare ben 12.798.869 di euro per prestazioni sanitarie richieste da pazienti ascolani presso strutture sanitarie di altre regioni italiane.

Si tratta del peggior performance di tutte le Marche ( i dati di Pesaro sono falsati dalla presenza in loco di un’azienda ospedaliera autonoma) che documenta, al di là di ogni personale valutazione – l’obbiettiva caduta della capacità di attrazione del nostro Ospedale verso i nostri cittadini.

Mi rendo conto che l’opera di Marabini sarà resa ancora più ardua dal definitivo avvio della cosiddetta Azienda Sanitaria Unica Regionale che dal 1 gennaio 2006 sottrarrà ai territori ogni residua possibilità di autonomia in campo sanitario.

Titolarità dei rapporti giuridici, acquisti, assunzioni, personale, investimenti ecc.: tutto dipenderà da Ancona che, tra le altre cose, caricherà del proprio enorme deficit tutti gli altri territori diluendo i costi dei propri sprechi tra tutti i cittadini marchigiani.

Anche per ottenere una donazione da un benefattore sarà necessario l’autorizzazione dorica.  E ciò in nome di quel neo-centralismo regionale (tenacemente perseguito dal centro- sinistra) che rischia di produrre effetti particolarmente perniciosi proprio ai danni delle province più periferiche.

In bocca al lupo, dunque, al dott. Marabini anche se le prospettive generali ahimè non sembrano proprio tingersi di rosa per Ascoli e gli Ascolani.

29/12/2005





        
  



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