Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Come superare gli ostacoli frapposti alla realizzazione dei distretti culturali

Ascoli Piceno | Intervista con il Presidente della Sezione di Italia Nostra di Ascoli Piceno, prof. Gaetano Rinaldi.

di Francesca Romana Rinaldi


A chiusura di questa lunga intervista rimane da comprendere per quale motivo si procede così a rilento nella realizzazione dei Distretti Culturali, che potrebbero effettivamente porsi come strumenti fondamentali dell’azione di tutela, valorizzazione e fruizione delle risorse del territorio italiano, con inimmaginabili effetti positivi sullo sviluppo civile ed economico del paese. E’ proprio questa la domanda che formuliamo al Presidente della Sezione di Italia Nostra di Ascoli Piceno, prof. Gaetano Rinaldi.

Per quale motivo si procede così a rilento nella realizzazione dei Distretti Culturali?
Varie sono le motivazioni che sono alla base di questo vero e proprio immobilismo. In primo luogo ritengo che manchi la volontà di iniziare un percorso di lunga durata, i cui frutti si potrebbero raccogliere in tempi non brevi, favorendo magari in questo modo altre forze politiche succedute ai primi iniziatori del progetto. Non va dimenticata, poi, la vera e propria avversione che generalmente si nutre per l’azione di tutela, che è alla base della filosofia dei Distretti Culturali. Si teme, infatti, che ciò comporti troppi ostacoli e limiti a quelle attività, edificatorie e di altro genere, che si ritengono uniche efficaci promotrici dello sviluppo economico e del progresso.
Ma probabilmente la vera e propria causa di questo atteggiamento è il prevalere di una mentalità poco aperta all’innovazione, alla creatività , alla utilizzazione delle nuove tecnologie, alla tolleranza.

Potrebbe precisare meglio questi concetti ?
E’ certamente difficile spiegare i reali motivi che consentono ad alcuni paesi di trovarsi in una posizione migliore per quanto riguarda la presenza di queste attitudini positive e ad altri di trovarsi molto indietro nella graduatoria. Ma un fatto è certo. Sulla base delle ricerche effettuate dal Prof.Richard Florida inventore della cosiddetta Teoria delle Tre “T” cioè Tolleranza, Tecnologia e Talento, tutti i paesi in cui queste attitudini sono presenti in maniera rilevante sono favoriti nella ricerca, nello sviluppo economico, nella creazione di ricchezza. I paesi invece in cui è presente un limitato livello di Tolleranza, Tecnologia e Talento, tendono a trovarsi in una condizione di declino, di crisi, di limitato sviluppo.
E, purtroppo, l’Italia non brilla in questa graduatoria. Infatti tra i paesi dell‘Unione Europea si trova al penultimo posto per quanto riguarda il Talento, inteso come capacità creativa, al quartultimo posto per quanto riguarda la Tecnologia, al quintultimo per quanto riguarda la Tolleranza. Insomma posizioni di retroguardia e certamente non brillanti. Le conseguenze si vedono in tutti i campi e principalmente in quello economico. D’altra parte anche la crisi del comparto turistico può farsi risalire a questa causa: il paese appare invecchiato, non brillante, con un’immagine appannata, tanto ciò è vero che i giovani, compresi gli italiani, tendono ad evitarla.

Se così stanno le cose, forse sarà difficile o impossibile invertire il senso di marcia. Cosa si potrebbe fare in concreto per svegliarci da questo torpore?
Non bisogna abbandonarsi al pessimismo e all’inazione. Sono presenti in Italia energie e capacità che possono ridare vigore ed entusiasmo specialmente ai giovani. Si tratta di creare gruppi di lavoro, centri di studio per approfondire la conoscenza di queste problematiche, formulare proposte, scrivere articoli sui giornali, effettuare dibattiti, elaborare progetti in modo da allargare sempre di più il numero dei soggetti capaci di comprendere ed apprezzare queste idee innovative e complesse. Se si avrà costanza e determinazione anche i meno dotati delle famose “tre T“ saranno costretti ad adeguare il loro comportamento ad un modo di pensare più creativo ed innovativo. E così finalmente il nostro paese potrà riprendere la strada del progresso e dello sviluppo, peraltro ad un livello più elevato di quello sin qui raggiunto, coerente con le sue più autentiche vocazioni e con il retaggio di una tradizione storica tanto ricca e prestigiosa.

29/12/2005





        
  



1+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)

Ascoli Piceno

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati