AN. Testo programmatico atto secondo. La Partecipazione
San Benedetto del Tronto | Diminuire ed annullare il distacco tra Amministrazione e cittadini. Punti fondamentali: Sanità, Sportelli di Zona, Comitati di Quartiere, Macchina Amministrativa, Sicurezza, Associazione e Organismo di Partecipazione.
di Carmine Rozzi

In piedi da sin: L.Ursini, B.Rossi, L.Vignoli, G. De Vecchis Seduti; P.Piunti, L.Cava, A.Massi, V.Amato.
Sanità, Sportelli di Zona, Comitati di Quartiere, Macchina Amministrativa, Sicurezza, Associazione e Organismo di partecipazione. Sono questi i punti fondamentali che ruotano intorno al secondo tema del testo programmatico di AN: la Partecipazione. In sintesi una maggiore collaborazione tra cittadini, Amministrazione ed Enti preposti alla loro tutela fisica e sociale. A presentare il secondo appuntamento lo staff di An al gran completo con Luigi Cava, Pasqualino Piunti, Luca Vignoli, Giorgio De Vecchis, Benito Rossi, Vincenzo Amato, Angelo Massi, Luigi Ursini.
“Partecipazione. Cosa che è alquanto mancata negli ultimi tempi – precisa Luigi Cava nella sua nota introduttiva – specie nella passata Amministrazione. E questo in special modo per colpa di un Sindaco non politico che ha preferito chiudersi dentro alle stanze del palazzo invece di andare fra la gente”.
Dei sei capitoli quello ritenuto di gran lunga il più importante è senza dubbio la Sanità. Il partito di Alleanza Nazionale propone che l'Amministrazione si doti di una struttura interna capace di monitorarne continuamente la situazione rapportandosi con le strutture sanitarie esistenti, pubbliche e private, nonché con le associazioni e gli organismi rappresentativi degli interessi del malato. Per far questo AN si impegnerà a fondo affinchè la ormai quasi dimenticata Conferenza dei Sindaci (della quale il nostro Comune è capofila per 14 di essi) riacquisti quell'importanza che le compete . ” Ma soprattutto – fa rilevare Pasqalino Piunti – che da organo meramente Consultivo passi ad organo Decisionale visto che sono i Comuni quelli a più stretto e diretto contatto con la realtà locale”.
Le tematiche ritenute di primaria importanza per la Sanità sono innanzitutto un recupero del valore del DRG (Diaria Ricovero Giornaliero) al fine di arrestare i flussi della mobilità passiva che, per quanto riguarda la realtà dell'ambito territoriale di San Benedetto, determina una spesa di oltre 12 milioni di euro.
Altro punto fondamentale, secondo Benito Rossi relatore del lavoro, il bisogno di sostenere l'incremento dell'assistenza domiciliare al fine di promuovere la “deospedalizzazione” che si configura “In una maggiore disponibilità – prosegue Rossi – della struttura ospedaliera per poter destinare le risorse risparmiate a patologie acute”.
Al punto tre della Sanità c'è l'utilizzo di tutti gli strumenti normativi al fine di abbattere le lungaggini delle liste di attesa. “E qui non vedo l'ora – insiste Rossi – che entri in vigore la norma per la quale se i tempi di attesa superano la soglia di guardia il cittadino potrà essere indirizzato alla visita privata con spese a carico dell'ente sanitario”.
Promuovere iniziative destinate alla verifica dell'assistenza delle strutture RSA: ecco un'altro punto essenziale sul quale una eventuale prossima Amministrazione di Centro Destra dovrebbe puntare. Senza dimenticare di sostenere la vocazione e la funzionalità del Dipartimento di Emergenza e la ristrutturazione dello stesso nel rispetto della vigente normativa in materia. A questo si aggiunge l'impegno diventato ormai improrogabile dell'assistenza diretta all'ammalato attraverso il rispetto della normativa nazionale Regionale che prevede: numero e tipologie di figure professionali da assegnare in virtù della qualità assistenziale che deve essere erogata, oltre che la Qualità dei servizi ed efficacia ed Efficienza delle prestazioni.
A chiusura di questo importante capitolo AN sostiene che si debbano promuovere iniziative destinate all'incremento all'Educazione sanitaria per ottenere un corretto uso della struttura sanitaria pubblica e privata. Infine occorre attuare un monitoraggio attraverso una competente verifica e revisione della qualità delle attività sanitarie territoriali. “Quella di un ospedale provinciale a metà strada tra Ascoli e San Benedetto è una bufala – sostiene Benito Rossi – visto che, se così non fosse, si sarebbe da tempo trovata l'area e iniziati i lavori di sondaggio. Sappiamo tutti che sarà l'Ospedale di Ascoli ad assolvere a questa funzione. Il che può anche andar bene fino a che non si dimentichi che il Madonna del Soccorso raccoglie un bacino di assorbimento che va da Villa Rosa a Cupramarittima passando per Ripatransone ed Offida”.
Sportelli di Zona: si intende puntare sul decentramento dei servizi per favorire la Partecipazione ed avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione. Quelli da realizzare dovrebbero essere in tutto tre con supporti di strumenti di innovazione tecnologica come la Carta di Identità Elettronica, Internet ecc.
Comitati di Quartiere. E' necessario accrescere il dialogo con i Comitati di Quartiere al fine di riconoscere quel ruolo che viene loro assegnato da un apposito regolamento approvato dallo stesso Consiglio Comunale. A tal propposito AN intende aprire con i Comitati di Quartiere un tavolo permanente in cui favorire una programmazione delle iniziative strategiche e avviare nel contempo un sereno confronto su ipotesi di accorpamento degli stessi in un ottica di proficua operatività congiunta.
Macchina Amministrativa. Le potenzialità del personale comunale di San Benedetto potranno esprimersi solo se ci sarà la capacità di puntare su alcuni aspetti fondamentali quali : Indirizzo e Programmazione, Regolamentazione e Organizzazione, Amministrazione e Gestione, Meccanismo Operativi (Sistemi di valutazione), Monitoraggio e Controllo.
Sicurezza. Nell'ottica di un ampio concetto di sicurezza, AN si impegna a favorire un “Protocollo di intesa per la sicurezza tra la Prefettura di Ascoli e il Comune di San Benedetto” per : promuovere il Coordinamento tra forze dell'ordine e PM, attuare un adeguato monitoraggio, organizzare itinerari didattici di educazione alla legalità.
Associazione e Organismo di partecipazione. E' necessario individuare uno spazio operativo dove le associazioni possano lavorare, incontrarsi, scambiare idee ed esperienze, collaborare per il raggiungimento dei loro scopi sociali. L'edificio della ex scuola “Borgo Trevisani” potrebbe, secondo AN, essere una delle ipotesi.
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28/12/2005
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