Approvato il decreto "Milleproroghe", ancora un differimento per gli adempimenti privacy
Ascoli Piceno | Il commento di Uapi Confartigianato: Insostenibili i costi burocratici (1,181 mld ) per le piccole imprese. Serve la revisione della legge.
di Stefania Mistichelli
Nella giornata di ieri (22 dicembre) il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al cosiddetto “milleproroghe”, il tradizionale decreto di fine anno che raccoglie una serie di disposizioni per il differimento ad una successiva data della scadenza prevista da leggi precedenti.
All’interno del decreto ha trovato spazio, ancora una volta, l’ennesima proroga per l’applicazione delle norme sulla privacy, per cui la presentazione del DPS per le imprese è stata fissata, come data ultima, al 31 marzo 2006.
Tutto ciò non va affatto ad inficiare il lavoro che gli associati UAPI hanno sinora svolto per mettersi in regola, tuttavia resta l’amarezza che la lunga serie di proroghe lascia, dimostrando la necessità di correggere una legge che risulta insostenibile dalla maggior parte delle imprese.
La normativa sulla privacy, infatti, non fa alcuna distinzione tra imprese di piccole (unipersonali) o medie e grandi dimensioni, assoggettando ai medesimi obblighi tutti i detentori di dati personali.
“Da tempo – riferisce UAPI Confartigianato – la nostra Associazione chiede agli organi competenti la modifica del testo del ‘Codice sulla privacy’ per cancellare alcuni adempimenti che appesantiscono inutilmente il carico di burocrazia per le imprese e creano disagi ai cittadini costretti a firmare moduli incomprensibili”.
In base alle rilevazioni di UAPI Confartigianato, sono 3.368.222 le piccole imprese (1-49 addetti) interessate agli adeguamenti previsti dalla normativa sulla privacy. I costi di adeguamento per queste aziende sono pari complessivamente a 1,147 miliardi di euro. Le imprese tra 1 e 5 addetti sono quelle maggiormente esposte ai costi di adeguamento.
Infatti, secondo il testo unico in materia di privacy (d.lgs. 196/2003) chiunque detenga dati personali sottoforma cartacea che digitale (archivi, database, rubriche, dati sensibili) è tenuto ad adeguarsi e a mettersi in regola adottando le misure minime di sicurezza.
Secondo il presidente di Uapi Confartigianato delle province di Ascoli Piceno e Fermo, sig. Moreno Bruni “anzichè procedere di proroga in proroga, è giunto il momento per una revisione che elimini l’eccesso di adempimenti e garantisca davvero, con la massima trasparenza e chiarezza per cittadini e imprenditori, la tutela della sicurezza e riservatezza dei dati personali”.
In tal senso la Confartigianato, nell’ambito della discussione parlamentare per la conversione del Decreto legge, richiederà l’inserimento di un emendamento aggiuntivo che esonera dalle disposizioni più restrittive del codice (articoli 33, 34, 35 e allegato B riguardanti le “misure minime di sicurezza”) le piccole imprese sino a 15 addetti che effettuano soltanto trattamenti di dati personali nell’ambito dell’ordinaria gestione amministrativa e contabile dell’azienda. La presentazione di detto emendamento, peraltro, era stata già sollecitata e accolta, ma non approvata, in occasione della conversione in legge del precedente Decreto Legge.
Chiunque volesse ulteriori informazioni al riguardo per sapere come fare per mettersi in regola e in quanto tempo, gli uffici Uapi Confartigianato di Ascoli Piceno, Fermo e Montegranaro possono fornire qualsiasi chiarimento al riguardo.
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23/12/2005
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