La III commissione affari sociali della Camera ha deliberato un’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge 194, molte sono state le polemiche che hanno accompagnato il provvedimento sollecitato dal Ministro Storace ed accolto dal presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini. La commissione  ha iniziato le audizioni già dalla giornata di mercoledì 15 dicembre e l’Aied è tra le associazioni che sono state convocate.

La convocazione è in programma per martedì e l’Aied sarà rappresentata dalla  dottoressa Laura Olimpi Presidente della Sezione Giuseppina Teodori di Ascoli Piceno.

L’Aied non si sottrae alla verifica parlamentare dato che ha operato in linea con i suoi scopi sociali tra cui si può menzionare “la diffusione del concetto ed il costume della procreazione libera e responsabile”.

Come ricorda la presidente «la donna va aiutata a riflettere sulla decisione che ha preso ma non va giudicata – e aggiunge – chi opera in questo campo sa benissimo che i consultori danno le maggiori risorse disponibili alla donna per prendere la decisione giusta per lei».

Inoltre i consultori, accusati da più parti di disattendere l’applicazione della legge e di non promuovere a sufficienza la nascita, in realtà svolgono soprattutto una complessa azione di prevenzione ed accoglienza in tutto il settore della salute sessuale e riproduttiva.

Nella regione Marche sono molti gli ospedali che non applicano la legge che espressamente dichiara all’articolo 9 “gli ospedali sono tenuti in ogni caso all’espletamento delle procedure previste”. All’Ospedale “C. G. Mazzoni” di Ascoli Piceno la legge 194 è stata applicata grazie ad una convenzione stipulata con l’Aied mentre nel territorio provinciale gli altri ospedali sono stati quasi sempre inadempienti.

Applicare la  194 significa  tutelare la procreazione libera e responsabile, quindi accompagnare la donna nella maternità anche quando decide di non concluderla. C’è stato un tempo in cui le donne abortivano clandestinamente mettendo in pericolo la propria vita, cosa che oggi non accade più. Grazie all’ azione di sensibilizzazione e di assistenza da parte dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica e all’approvazione nel 1978 della legge 194 si può oggi parlare liberamente di contraccezione e ciò ha dato la possibilità alle donne di ricorrere sempre di meno all’interruzione di gravidanza.

In occasione dell’appuntamento istituzionale a Roma l’Aied chiederà maggiori risorse economiche per i consultori  che tra l’altro stanno drasticamente diminuendo in tutta Italia. In particolare Storace quando è stato presidente del Lazio ha ridotto i consultori della regione al lumicino: finanziamenti negati, personale insufficiente, locali fatiscenti ed ha chiuso molti ospedali che praticavano l’interruzione di gravidanza.