Si apre in questi giorni ufficialmente il 6° meeting degli inventori europei in riva all’Adriatico, occhi puntati quindi sulle invenzioni che, perché no, potrebbero cambieranno le abitudini delle persone nei prossimi anni.

Ma come nasce un’idea? E soprattutto come difendere la paternità del proprio brevetto? Sono alcune delle questioni che si affronteranno all’interno del meeting e che nascono dall’ormai noto e vulcanico presidente e inventore sambenedettese Gabriele Cruciani.

Dal 1996 il Sig. Cruciani è unico titolare di un brevetto per la realizzazione del campo di calcio elettronico che comprende sia il pallone che tutti gli altri accessori ( porta, bandierine etc.);

In questi ultimi anni però attorno a questa invenzione si è acceso il caso: l'Adidas sviluppa una tecnologia simile se non uguale a quella dell’inventore sambenedettese, sperimentata alcune settimane fa durante i Mondiali Under 17 in Perù- grazie anche all'approvazione della FIF A. Ma la stessa Adidas non è in grado di dimostrare la paternità di questa inventiva in data anteriore al brevetto di Cruciani, perché di fatto non esistono brevetti anteriori.

”Bisogna difendere la paternità delle proprie invenzioni- afferma Cruciani- ho pazientato 6 anni ma nel 2005 ho deciso di fare battaglia anche legale a chiunque intacchi, copi, realizzi, il mio progetto “Il nuovo campo di calcio elettronico” da me brevettato nel 1996 e di cui la FIFA - nella persona del sig. Blatter - e l'Adidas sono a conoscenza da anni.

Si aprono degli interrogativi su questa questione…Gli interessi economici in gioco, hanno di fatto escluso Gabriele Cruciani da un eventuale sviluppo della tecnologia brevettata?

Presunte "collaborazioni" permetterebbero di realizzare una sperimentazione su scala internazionale mentre per Gabriele Cruciani tutto è precluso?

“Dal 2002 un PCT (patente internazionale) comprendente, tutti i brevetti, le soluzioni di un calcio elettronico, con qualsiasi sistema adottato o adottabile, tutela la paternità della mia invenzione.-conclude Cruciani- e coloro che volessero danneggiare il mio progetto dovrà vedersela con i miei legali”.