Asteria presenta il programma 2006.
Monteprandone | Lattività di Asteria nel corso del 2006 sarà caratterizzata dal consolidamento di rapporti di partnership, dallattività di formazione manageriale e dello staff di ricercatori e da importanti investimenti strutturali.
di Roberto Valeri
L’Istituto Asteria si riconferma punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione tecnologica nel settore agroittioindustriale, ambientale e delle energie rinnovabili. L’istituto svolge un importante ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio ampiamente riconosciuto dai rappresentanti degli enti che hanno preso parte all’incontro per la presentazione del budget 2006.
La mission aziendale infatti, finalizzata al trasferimento tecnologico sul territorio e in generale alla piccola e media impresa e al tessuto socio-economico collegato, si inquadra perfettamente in un processo di sviluppo che tendenzialmente proietta sempre di più l’istituto sul mercato nazionale ed internazionale.
Il perseguimento dell’obiettivo progettuale sta dunque qualificando l’istituto come referente d’eccellenza a valenza nazionale e interlocutore privilegiato, sia per il mondo accademico che per gli enti pubblici, gli istituti di credito e le associazioni di categoria, nelle azioni mirate allo sviluppo sostenibile del territorio.
L’attività di Asteria nel corso del 2006 sarà caratterizzata dal consolidamento di rapporti di partenership, dall’attività di formazione manageriale e dello staff di ricercatori e da importanti investimenti strutturali.
Nel corso del suo intervento il direttore dell’Istituto Asteria Luca Tarquini ha spiegato che per quanto riguarda il consolidamento dei rapporti di partnership verranno intensificate le intese con le università di Camerino, Macerata e Urbino, oltre che con la Politecnica delle Marche, l’Eurispes, Tecnomarche, Legambiente, il Consorzio Conaflor, istituti di credito come la Banca Popolare di Ancona e la Cia Confederazione Italiana Agricoltori.
L’istituto anche nel corso del 2006 – ha detto il direttore Luca Tarquini - continuerà ad impegnarsi attivamente nella sensibilizzazione degli imprenditori del territorio sulle tematiche connesse all’innovazione, alla ricerca e alla formazione di quadri, facendosi promotore di iniziative pubbliche specifiche e di progetti finalizzati alla internazionalizzazione delle imprese locali e investendo anche, a breve, nella realizzazione di una piattaforma informatica, costantemente aggiornata, destinata a dialogare in maniera sempre più diretta, dinamica e funzionale con la piccola e media impresa dei settori agroitticoalimentare ed ambientale.
L’attività che caratterizzerà il 2006 farà registrare, tra le altre cose, alcuni avvenimenti importanti – ha spiegato il presidente di Asteria Dante Bartolomei – come l’acquisizione della proprietà della sede operativa dalla Regione Marche, la realizzazione del laboratorio di micropropagazione che servirà in particolar modo sia alle aziende del distretto florovivaistico e sia alle imprese del settore orticolo, l’installazione di un impianto fotovoltaico, la realizzazione di una stazione di prova Atp (Accord Transport Périssable) e l’implementazione del portale agroalimentare”.
Inoltre – ha aggiunto Bartolomei – l’attività di Asteria si svilupperà negli studi sulle fonti rinnovabili di energia che servono a dare maggiore impulso anche al settore agricolo sviluppando la multifunzionalità del comparto. Asteria realizzerà dei prototipi sull’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia che avranno – ha detto il presidente Bartolomei – aspetti particolarmente innovativi. Inoltre dedicheremo un’area destinata a fungere da stazione di prova ATP per il controllo di containers adibiti al trasporto refrigerato.
Asteria rappresenta un volano per lo sviluppo sostenibile dell’economia – ha detto Emidio Mandozzi vice presidente della Provincia di Ascoli – e all’istituto devono essere assicurate le adeguate risorse finanziarie che devono contribuire a far rimanere l’enorme patrimonio costituito dalle idee e dalla conoscenza nel nostro territorio”
Il ruolo che ha conquistato Asteria nel corso degli anni è stato ricordato anche dal vice presidente della Regione Marche Luciano Agostini il quale ha evidenziato come alla base del successo ci sia una cultura manageriale diversa rispetto agli altri centri servizi della Regione Marche e quindi – ha aggiunto Agostini – dobbiamo essere convinti delle potenzialità che può avere un Istituto di ricerca come Asteria, vero centro di eccellenza, che deve diventare un patrimonio per le istituzioni, ma anche e soprattutto per le imprese, per le associazioni che le rappresentano e per il sistema camerale. Grazie alle esperienze maturate da Asteria, le università avranno l’opportunità di credere ancora di più nelle potenzialità del territorio tenendo conto delle sue enormi capacità in grado di creare un grande patrimonio di conoscenze sia materiali che immateriali.
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16/12/2005
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