Incontro con la Fisica
Fermo | Pienone alla Sala dei Ritratti per Marco Traini
di Francesca Ripa
Ieri sera la Sala dei Ritratti, in Piazza del Popolo, era gremita di gente per ascoltare una lezione di fisica di Marco Traini, fermano di nascita, ma professore di Fisica nucleare e subnucleare all’Università degli studi di Trento. Non erano fisici quelli seduti sulle poltroncine e neanche quelli in piedi appoggiati alla parete. Adolescenti, giovani, adulti venuti per ascoltare Marco Traini sul tema Dal visibile all’invisibile: alla scoperta della realtà -sottotilo- L’avventura della ricerca. Terzo incontro del ciclo l’essere o il nulla, organizzato dall’associazione Il Portico, per commemorare il 2005 anno internazionale della fisica proclamato dall’Onu, per i 100 anni dalla pubblicazione della teoria della relatività di Albert Einstein.
“E’ facile evocare cose che lasciano distanti, come le particelle elementari, ma voglio fare con voi una scoperta. Ci sono cose che conosciamo ma che ancora non possediamo e stasera ci occuperemo della caduta dei corpi”. Esordisce così il professore e lascia cadere il portafoglio che aveva fra le mani. Hanno inizio una serie di considerazioni sul peso dei corpi, e sulla forza che occorre per non farli cadere. Domande, esperimenti, dialogo con il pubblico fino ad arrivare a pesare l’aria e scoprire che l’aria pesa tanto, molto di più di quello che ci si potrebbe aspettare. Per ogni esperimento si crea suspense, la platea incuriosita assiste in silenzio al volgersi degli esperimenti. “Non avete un piccolo tuffo al cuore?” Chiede il professore. Dall’andamento dell’esperimento si potranno capire tante cose e cambiare il modo di guardare la realtà. Per i fisici questo è un dato e il dato è la risposta alla domanda che si pone alla natura.
“E’ chiaro che la fisica non racconta tutto della realtà, ha una angolazione parziale, ma perché è così affascinante? La natura è organizzata in una maniera da esserti amica, perché risponde sempre uguale, non imbroglia, non ti dribbla, e questa si chiama legge. La legge della fisica”.
E’ con esempi semplici che Marco Traini spiega la fisica quantistica, e affascina la platea. I presenti capiscono ciò che in tante lezioni di fisica e matematica non avevano mai compreso: l’avventura fantastica della ricerca scientifica.
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15/12/2005
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Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati