Monti, Perricone e Staffolani per la Fermana a secco di vittorie
Fermo | Gli atleti commentano l'ennesimo tonfo casalingo stavolta inflitto dal Cittadella
di Paolo Gaudenzi
Come il Cittadella dello scorso anno, guidato da Maran (recentemente sulla panchina di San Siro a guidare il suo Brescia contro il Milan di Coppa Italia) anche il Cittadella attuale, di mister Foscarini, ha fatto capitolare la Fermana al Bruno Recchioni.
Una sconfitta di misura, inflitta ad una squadra rimaneggiata ed ulteriormente inesperta ma pur sempre una sconfitta che aumenta il passivo stagionale ed allonatana, a mò di miraggio, il primo urlo da tre punti della stagione in itinere.
Logico non aspettarsi salti di gioia dagli atleti canarini interpellati su quanto accaduto contro i veneti. I primo a parlare, oltre al già citato Ciabattoni, è stato il difensore centrale/di fascia Perricone, il quale ha detto: "Pur essendo terzino sinistro non ho avuto difficoltà nel giocare centrale visto che in passato sono già stato impiegato al centro della difesa. Mi sento però poco considerato dal mister che preferisce sempre altri al mio posto. Non voglio alimentare polemiche ulteriormente lesive in un momento come questo ma ciò che chiedo sono solo delle chanches per farmi poi valutare. E' difficile trovare delle motivazioni per far male all'avversario quando si naviga in brutte acque ma noi dobbiamo farlo per forza, non abbiamo nulla da perdere visto che sulla carta sono tutti avvantaggiati rispetto a noi".
Segue a ruota Staffolani: "Come in altre volte anche oggi ho giocato laterale rispetto a quanto mi è più consono, vale a dire dietro la punta, ma come ho già detto, se il mister mi vede là sono a disposizione della sua filosofia. Un professionista deve essere a disposizione del mister senza storie. Oggi ancora una sconfitta e temibili sono le prospettive se si pensa alla prossima trasferta di La Spezia: una squadra che aspira al salto di categoria. Però ci consolano i precedenti con le altre grandi, vale a dire le buone prestazioni contro Salernitana e Padova".
Il fermano Monti, laterale sinistro, vive con un pizzico d'amarezza in più la triste situazione della Fermana, come cittadino di Fermo nato e cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città sino all'approdo in prima squadra. "Reputo di aver fatto una buona prestazione - esordisce - loro non hanno fatto molto più di noi, hanno sciupato diverse occasioni. Noi abbiamo colpito persino un legno, segno che meritavano il pari. Però ci gira male: raccogliamo meno di quello che seminiamo. Noi comunque non ci arrendiamo visto che finchè c'è vita c'è speranza".
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01/12/2005
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