I dati del Piceno in un click
Ascoli Piceno | La Camera di Commercio presenta i dati del nuovo annuario statistico 2005
di Anna Laura Biagini
Edizione approfondita quest’anno dell’Annuario Statistico Provinciale 2005, pubblicato dalla Camera di Commercio e per la prima volta consultabile on line sul sito www.ap.camcom.it.
La Camera di Commercio, come Osservatorio dell’economia locale, ha effettuato delle rilevazioni statistiche sull’area territoriale provinciale. Attraverso l’Ufficio Statistica, che si occupa del monitoraggio dei dati inerenti l’economia del Piceno, sono raccolti ogni anno i risultati, poi pubblicati nell’Annuario Statistico Provinciale.
Esso contiene una introduzione del Presidente della Camera di Commercio, Comm. Enio Gibellieri, corredata di tavole statistiche e 73 schede comunali, che illustrano i principali aspetti socio-economici della provincia. Il contenuto dell’edizione 2005, riguarda temi quali il territorio e l’ambiente, la popolazione e il suo tenore di vita, l’istruzione e la cultura, giustizia, sanità e previdenza, il lavoro, i prezzi, l’agricoltura e la pesca, le imprese e l’artigianato, commercio, turismo, edilizia e credito.
Dai dati del primo capitolo, emergono anche alcune specificità del sistema socio-economico piceno. Ad esempio la dotazione di infrastrutture sociali ed economiche di Ascoli, si rivela inferiore alla media regionale. L’analisi sulla popolazione, sottolinea invece come le donne, siano quelle che vivono più a lungo (32 centenarie su 40 totali). Nel Piceno tra l’altro, si vive a lungo e bene, come dimostra il 61° posto di Ascoli, nella graduatoria nazionale sul tenore di vita.
In fatto di istruzione e cultura, il numero di visitatori di musei e gallerie statali è aumentato di 3.199 unità. Ma la crisi economica ha provocato la chiusura per fallimento di 75 aziende, prevalentemente nei settori dell'industria e del commercio.
L’analisi sulla sanità e previdenza, rileva quasi 127.000 pensionati, che percepiscono l’emolumento dall’Inps, con un importo medio mensile di circa 513 euro. Le statistiche sul lavoro, evidenziano un tasso di disoccupazione nella provincia di Ascoli Piceno del 5,8%, superiore alla media regionale. Particolarmente elevato si rivela inoltre il costo della vita. I prezzi al consumo per famiglie, operai ed impiegati, mostrano per la città di Ascoli Piceno un costo della vita superiore, alla media nazionale, che alla fine del 2004 si attesta sul +2,7% rispetto all'anno precedente, contro il +2,2% registrato a livello nazionale.
Per quanto riguarda l’agricoltura, tratto distintivo della produzione è il vino. In 7 anni la produzione di vini doc è quasi raddoppiata, passando dagli oltre 65.000 litri del 1996 ai 123.848 del 2003.
Per quanto riguarda invece le imprese e l’artigianato, si segnala che le società che hanno un’iscrizione antecedente il 1940, sono solamente dieci. Riguardo il commercio, risulta un decremento delle esportazioni pari a - 4,4%, dovuto essenzialmente al permanere del tono congiunturale negativo, che continua ad interessare il sistema moda. Un altro dei comparti che caratterizza il sistema economico piceno, è quello del turismo. I dati mostrano che alla fine del 2004, l’ammontare dei turisti italiani in vacanza nella provincia di Ascoli, è stato pari a 3.721.823 unità, mentre gli stranieri sono stati 538.446.
Il settore immobiliare risulta particolarmente vivace: il numero delle transazioni effettuate nel corso del 2004, sono state 4.479 contro le 4.382 del precedente anno. Un elemento di ulteriore considerazione, è dato dall’indicatore di intensità del mercato immobiliare, che mette a confronto il numero delle transazioni, con lo stock degli immobili esistenti sul territorio Piceno, che è stato pari al 2,6%.
Il capitolo sul credito, rende evidente un aspetto particolarmente interessante: sempre più famiglie ricorrono ai servizi telematici per effettuare da casa, le operazioni bancarie. Alla fine del 2004, erano 21.754 i clienti delle banche che avevano attivato l’home banking, mentre erano 23.363 gli utenti dei servizi di phone banking, ovvero coloro che avevano effettuato i servizi bancari attraverso il telefono.
Un Piceno quindi che si modifica, cresce culturalmente ma preoccupa per la stabilità dei dati negativi in fatto di occupazione e reddito. Le risorse ancora disponibili però, fanno sperare in un 2006 in ripresa, puntando sulle risorse peculiari della zona, identificabili, non solo nei classici settori moda, industria pesante, ma soprattutto nel turismo e nella riscoperta del settore agricolo e artigianale.
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07/11/2005
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Betto Liberati