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Aids: non se ne parla mai abbastanza

Fermo | I dati dimostrano che l'epidemia è tutt'altro che spenta

di Paolo Padovani*

I più recenti dati relativi all’epidemia di AIDS in Italia risultano sovrapponibili a quelli Marchigiani ed in linea con quelli dell’area del Fermano.

Se ne parla sempre di meno rispetto agli anni scorsi, ma ciò non significa che il problema sia risolto.

Tutt’altro: l’andamento dei casi di AIDS mostra una curva in diminuzione dal 1996 al 2000, una stabilità per circa tre anni (2001, 2002, 2003), ed una tendenza all’aumento dal 2004, mentre si sarebbe attesa una costante ed ulteriore diminuzione.

Questo indica che l’epidemia è tutt’altro che spenta.

Si possono rilevare alcune caratteristiche epidemiologiche in ambito nazionale e locale, un trend che si era già manifestato anche negli anni precedenti: la sopravvivenza delle persone malate, con le nuove terapie, è aumentata di almeno dieci anni; si arriva molto più tardi alla diagnosi, non avendo coscienza di essersi esposti a rischio; in sei casi su dieci si arriva all’AIDS conclamata senza essersi accorti della sieropositività; sempre meno colpiti i tossicodipendenti per via endovenosa; in aumento i contagi per via sessuale tra gli omosessuali maschi (specie giovani) e gli eterosessuali; in aumento la percentuale delle donne colpite; in aumento l’età media; in aumento i casi tra gli immigrati (dal 1993 al 2004sono passati dall’ 1,7 al 18%.) in diminuzione costante il contagio nei bambini ( nessun caso segnalato nel 2003 e finora nel 2004), in aumento le gravidanze in donne sieropositive.

I dati epidemiologici della U.O. Malattie Infettive dell’Ospedale di Fermo, aggiornati al mese di ottobre 2005, mostrano questa tendenza, sovrapponibile ai dati nazionali: 200 il numero complessivo delle persone seguite (erano 175 nel 2004) 150 sono maschi (75%) e 50 sono donne (25%) (erano 44 nel 2004) 156 le persone in trattamento antiretrovirale, pari al 78% (erano 142 nel 2004) 2 i nuovi casi di Aids notificati nel 2005 (6 nel 2004, 10 nel 2003, 5 nel 2002) 14 i nuovi sieropositivi arruolati nel 2005 (20 nel 2004, 22 nel 2003 e 12 nel 2002) l’età media 44 anni (24 anni 20 anni fa) 174 sono i pazienti italiani (87%) e 26 gli stranieri (13%) 114 sono i pazienti della Zona 11 (57%) e 86 di altre Zone (43%) in 10 anni sono nati 29 bambini da madre sieropositiva e nessuno è risultato malato (e nessuno se ne è accorto!).

Il fatto nuovo è che è possibile che una donna sieropositiva possa affrontare una gravidanza con un rischio molto basso di trasmettere l’infezione al figlio.

Con il trattamento farmacologico alla madre nell’ultimo trimestre di gravidanza, con il Taglio Cesareo, con l’allattamento artificiale e con il trattamento del bambino dopo la nascita si riduce quasi completamente il rischio di trasmissione madre-figlio (1-2%), rispetto al passato o rispetto ai Paesi Poveri (25-40%) Ciò che preoccupa è il fatto che sembrano quasi scomparse le campagne di informazione e prevenzione verso la malattia e si registra un altrettanto allarmante calo di attenzione sia da parte della società, che dei mass media, che delle stesse autorità.

In occasione della Giornata Mondiale dell’AIDS che cade il primo dicembre, saranno proposte una serie di iniziative tutte riconducibili al tema “AIDS e Donna”.

Il programma prevede diversi appuntamenti.

1 dicembre: un convegno scientifico rivolto a medici ginecologi, medici pediatri, medici di medicina generale, agli infermieri ed alle ostetriche, che ha come obiettivo la conoscenza dell’epidemilogia e dell’impatto della infezione, specie tra le donne, la conoscenza delle modalità di trasmissione madre-figlio e della sua prevenzione, la conoscenza della terapia antiretrovirale in gravidanza e delle problematiche della procreazione nelle coppie discordanti. (Centro Congressi San Martino, Fermo, ore 14.30-19.00)

1 dicembre: Concerto di Beneficenza dell’Orchestra Internazionale d’Italia “Las cuatro mujeres”. Brani di A. Piazzola, E. Aguiar, J. Bragato. Direttore e violino solista Antonio Cipriani. Il Concerto è rivolto a tutti ed il ricavato verrà devoluto alla “Comunità Volontari per il mondo” per i progetti di prevenzione dell’AIDS in Africa. (Sala dei Ritratti, Fermo ore 19)

2 dicembre: Seminario rivolto agli studenti delle Scuole Medie Superiori, alle Associazioni, ai Servizi Sociali. Con interventi su: Epidemiologia e Prevenzione, I Comportamenti a rischio nella Popolazione Giovanile, e Testimonianze dal Nord e Sud del Mondo. (Centro Congresso San Martino, Fermo ore 10.00-12.30).

*primario malattie infettive ospedale Murri di Fermo

29/11/2005





        
  



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