Sarà stata la rabbia della sconfitta, sarà stata la delusione per il risultato, sarà stato un gesto prettamente scaramantico, fatto sta che Domenica durante la pesante sconfitta della Samb contro il Cittadela al "Riviera delle Palme"  lo "squalo rossoblu", ovvero la mascotte della squadra, è stata vittima di pesanti insulti e del lancio di qualche oggetto da parte di alcuni tifosi presenti sulle tribune dello stadio.

Lo squalo ha dovuto abbandonare il campo e in settimana la Linea Ufficio, società che ha costruito la mascotte da un disegno di una ragazzina vincitrice di un concorso che ha visto come partecipanti ben 3000 ragazzi delle scuole sambenedettese , ha deciso di non far presentare la mascotte nelle prossime gare di campionato rendendolo noto con un comunicato stampa firmato dal titolare della società Maurizio Spazzafumo.

Non si è fatta attendere la replica dell' Ufficio Comunicazione Samb Calcio che nella figura di Gabriele Mastellarini ha invitato la società a ripensarci e a far scendere in campo lo squalo rossoblu attraverso un altro comunicato stampa che vi riportiamo:  

"Apprendiamo con estremo dispiacere dagli organi di informazione la decisione della ditta Linea Ufficio e dell'ingegner Giovanni Di Sciascio di non far presentare la mascotte (lo squalo) in occasione delle prossime gare interne della Samb. Siamo convinti che tale decisione sia stata dettata dall'amarezza del momento e dallo sconforto che la pesante sconfitta contro il Cittadella. Eppure questa società, la ditta Linea Ufficio e lo stesso Giovanni Di Sciascio hanno scommesso in maniera seria sul progetto mascotte, che lo scorso anno ha visto impegnati circa 500 bambini delle scuole elementari e medie della città. Con queste premesse, la società chiede alla ditta Linea Ufficio (partner commerciale) e all'ingegner Di Sciascio, persona veramente squisita, di fare un passo indietro e di presentarsi domenica al "Riviera" contro il Pizzighettone". 

Vedremo se lo squalo ci ripenserà e tornerà verso la riviera, anzi verso il "Riviera".