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Bene la DOP, adesso il piano di controllo.

Ascoli Piceno | Tonino Cioccolanti, presidente Cia di Ascoli, auspica che il comitato promotore della provincia proceda al più presto alla richiesta di approvazione del piano di controllo.

di Roberto Valeri


L’oliva all’ascolana si fregia di un appellativo importante, la sua autenticità viene bollata dall’Unione Europea. Uno dei frutti più prestigiosi del Piceno ha infatti ottenuto il riconoscimento della Dop, Denominazione di Origine Protetta, suscitando soddisfazione e compiacimento, ma in ambito locale sembra necessario un passo ulteriore.

La dop sull'ascolana, pur riconosciuta dall’UE attraverso l'iscrizione all'albo delle DOP, è attualmente ferma a livello locale e la Cia Provinciale di Ascoli auspica che il comitato promotore avvii al più presto le procedure necessarie perchè gli imprenditori interessati possano iniziare ad assoggettarsi ai controlli e alla commercializzazione delle olive all’ascolana fregiandosi del riconoscimento della DOP.

 Quello del "bollo comunitario" alle nostre olive è senza dubbio un conferimento importante perchè
permetterà la distinzione del prodotto dalle numerose imitazioni – commenta Tonino Cioccolanti, presidente della Cia di Ascoli – proprio per tale ragione ci auguriamo che il comitato promotore della provincia di Ascoli proceda al più presto alla richiesta di approvazione del piano di controllo. È inoltre un’iniziativa da adottare anche per molti altri prodotti tipici delle nostre terre che, in un'epoca di grande globalizzazione, rischiano di perdere la caratteristica principale che è conferita dalla provenienza.

Conoscere il territorio Ascolano, inoltre, è sicuramente utile attraverso la  storia, i luoghi, i costumi ma anche la cucina e i prodotti tipici rappresentano tratti distintivi da valorizzare e tutelare. In particolare, l’oliva ascolana rappresenta il fiore all’occhiello per il nostro territorio: sembra che si realizzi naturalmente, sulla pianta, una selezione naturale per cui da diverse decine di fiori solo uno sia destinato a trasformarsi in oliva. Oltretutto la zona climatica ideale è nell'Ascolano anche se attualmente viene coltivata in un territorio più vasto.

L’ingresso dell’Oliva Ascolana nell’albo è quindi significativo in quanto premia un prodotto che ha una tradizione dalle radici profonde nel territorio. Quindi, un riconoscimento che valorizza il lavoro degli agricoltori che tanto si sono adoperati per salvaguardare tipicità e qualità di questi due prodotti.

15/11/2005





        
  



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