Ascoli città della gastronomia!
Ascoli Piceno | Calvaresi: e se il cibo e la cucina fossero la chiave per lo sviluppo della città?
di Stefania Mistichelli
È il Presidente Provinciale della Confocommercio di Ascoli a lanciare lidea. E se Ascoli puntasse, per il suo sviluppo, su quegli aspetti per cui è rinomata e apprezzata dai suoi cittadini e dai turisti di passaggio?
Ascoli non è certo una città industriale, riflette Calvaresi, ma può più opportunamente essesre considerata una città turistica e di servizi.
Non che lo sviluppo industriale sia da rigettare, ma forse limpulso allo sviluppo può partire altrove. E allora elenchiamo i pregi che, a parere del Presidente Calvaresi, rendono Ascoli una città attraente e potenzialmente dinamica.
Innanzitutto Calvaresi definisce Ascoli un isola felice, merito questo delle Forze dellOrdine che non trascurano i controlli, collaborando con cittadini e turisti.
Inoltre Ascoli è certamente ricca di bellezze architettoniche e culturali, tanto che si parla di inserire il suo centro storico tra i siti patrimonio dellUnesco.
Invidiabile poi il clima, la posizione geografica, equidistante da mare, collina e montagna, e la calda accoglienza che gli ascolani sanno riservare ai visitatori che arrivano da tutto il mondo per immortalare i capitali storici e culturali che essa contiene e che vengono tenuti bene, anche se qualche ritocco e qualche attenzione più approfondita può essere a lei riservata.
Da qui linvito, da parte di Calvaresi, in primo luogo agli imprenditori di dare visibilità alle proprie iniziative, a partire dagli agricoltori, i quali producono frutti che possono, senza tema di smentite, considerarsi biologici, agli artigiani, che creano prodotti che attraggono facilmente locali e visitatori.
Quindi il Presidente Provinciale di Confcommercio si rivolge ai Pubblici Amministratori, che curino e incrementino le infrastrutture, senza le quali tutto limpegno ed ogni investimento imprenditoriale andrebbe vanificato: Calvaresi si riferisce in particolare alle strade per i Sibillini, ai collegamenti con Teramo e con il mare.
Ed ecco che il presidente di Confcommercio arriva al punto. Una potenzialità da incrementare, a suo parere, sta proprio nel cibo e nella cucina. Lasciando da parte le ormai famose olive ascolane, la sua attenzione si concentra in particolare sui ristoratori e su coloro che somministrano alimenti e bevande. Vista la crisi, infatti, che sta attraversando il settore, linvito è a partecipare ad iniziative specializzate che oltre a integrare le perdite contribuiscano a creare nuovi posti di lavoro. La ristorazione, - afferma Calvaresi - in un momento in cui Ascoli può reputarsi fortunata per la simpatia e l'importanza dei vari contenuti che offre al visitatore, è indispensabile per fidelizzare il consumatore locale e occasionale.
Da qui la nuova figura, che Confcommercio lancia con un corso che partirà il 25 ottobre, dello Chef Nutrizionista. Questa nuova figura sarà in grado non solo di offrire pasti gustosi, ma di accogliere e consigliare i frequentatori del suo ristorante, proponendo prodotti e specialità locali con sapiente cultura. Così si può migliorare lofferta ristorativa aumentando la qualità del servizio. In particolare il corso spiega Calvaresi - sarà diretto da relatori preparati e di fama nazionale; verrà rilasciato anche un elegante diploma di partecipazione a qualificare il locale e l'imprenditore che ha partecipato al corso".
(Per info sul corso: 0736258400)
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07/10/2005
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