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Agostini. I 33 miliardi? Bastano per i Ponti...

San Benedetto del Tronto | Autorità di Bacino disponibile a collaborare. Agostini lo avrebbe ribadito al Commissario nella sua visita ad Ancona. Ma i fondi stanziati basteranno appena per i ponti. Il resto dovrà attendere, compreso la riprofilatura.

di Carmine Rozzi


Il dott. Carlo Iappelli (in rappresentanza del Comune) e la Capitaneria di Porto si sono recati ieri mattina ad Ancona per incontrare il Vice Presidente dalla Giunta Regionale Luciano Agostini. Un incontro definito “positivo” da ambo le parti nel quale si sono focalizzati gli ultimi problemi che ancora rimanevano per l’assegnazione della concessione. La prossima settimana la Capitaneria di Porto dovrebbe avere un incontro di carattere esclusivamente tecnico per chiudere la partita dell’accatastamento e la riconsegna all’autorità marittima e quindi stabilire quali saranno i criteri per arrivare alla concessione.

Si è definito che essa sarà unica ovvero non frazionata visto che  vi sono dei parametri da rispettare perché dettati dalla legge sul demanio marittimo. Sulla faccenda del PAI Agostini ha ribadito al Commissario che la questione a San Benedetto non si è risolta per la mancata collaborazione della passata Amministrazione. Tuttavia ci sarebbe la piena disponibilità da parte dell’Autorità di Bacino a comporre e risolvere questa impasse. Lo starebbe a dimostrare il fatto che ciò è già stato ottenuto con gli altri Comuni interessati (vedi Monteprandone, Pagliare,ecc).

Ora rimane da fissare un ulteriore incontro tra l’Ufficio Tecnico del Comune e il Segretario dell’Autorità (Casini) per cercare di definire la cosa al fine di trovare una proposta entro il 18 che poi sarà valutata dal Comitato Tecnico. “Penso – osservava il Presidente dell’Autorità di Bacino Agostini – che saranno risolte quelle questioni che saranno in grado di esserlo. E’ chiaro però che se, ad esempio, si vuole arrivare al cambio di destinazione d’uso da garage a civile abitazione la cosa diventerebbe alquanto difficile “.

Tuttavia se Monteprandone è riuscita a far declassare la quasi totalità delle sue aree da “E4” a “E2” forse qualcosa in tal senso si può ipotizzare anche  per San Benedetto ?
Secondo me Monteprandone aveva qualche problemino in più che in meno di San Benedetto. Nonostante ciò abbiamo trovato le soluzioni. Quello di Martinsicuro ha quasi gli stessi identici problemi. In caso di esondazione il Comune abruzzese ha rischi maggiori. E anche qui sono stati risolti. E penso a Colonnella, Controguerra, Monsampolo. Con San Benedetto non si è riusciti semplicemente a colloquiare, tutto qui.

Però c’è da osservare che in questi Comuni non esistono due infrastrutture come i ponti;  che fanno capo a due enti diversi  (ANAS, FF.SS) ognuno con i suoi tempi, modi, budget…
Queste due realtà sono effettivamente importanti. Ma qui occorre chiarire subito una cosa. Si dice da più parti che sono passati dodici anni e  non si è fatto ancora nulla. Vogliamo fa rilevare che il finanziamento è stato ottenuto nel 2002. I tempi della progettazione per parte nostra sono stati rispettati. Quello per il ponte stradale è già ultimato da otto mesi e stiamo aspettando la convocazione della Conferenza dei Servizi da parte del Ministero. A fine ottobre dovrebbe arrivare anche il nulla osta da parte delle Ferrovia.

Si ipotizza da più parti che la somma di 33 miliardi (vecchie lire) stanziata nel 2002  oggi non sia più sufficiente visto l’inflazione, l’aumento dei prezzi dei materiali (ferro) e manodopera…
Intanto abbiamo eliminato completamente i costi di progettazione. Per cui il 10 % di aumento che in genere si ha in casi di questo genere qui non si è verificato. Chiaro che i 33 miliardi, a dire il vero, non erano sufficienti neanche all’atto dello stanziamento. Ma questo lo dicemmo chiaramente a suo tempo. Per i ponti siamo quasi sicuri di rientrare nella somma. Per la delocalizzazzione c’è da dire che se non bastavano prima a maggior ragione non lo sono adesso.

L’ing.Guidi-Massi,  nell’ultima riunione del Comitato Spontaneo di Tecnici,  ha fatto rilevare come i 6/7 miliardi destinati a suo tempo per la riprofilatura degli argini in realtà non siano più disponibili perchè già stati assorbiti dalla progettazione del ponte stradale….
In parte ciò è vero. Ma ora l’urgenza immediata è rifare al più presto i ponti. La riprofilatura seguirà immediatamente a ponti ultimati. Forse, a mò di battuta, potrei azzardare l’ipotesi che all’ing.Guidi-Massi interessi di più il “come” del “quando” essi verrano riprofilati ?

06/10/2005





        
  



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