Sgl Carbon: inviate le lettere di licenziamento
Ascoli Piceno | Solidarietà ai lavoratori da parte di Legambiente e da Comunisti Italiani: occorre puntare sulla riconversione
di Stefania Mistichelli
Avviata la procedura di mobilità per i 107 operai della Sgl Carbon che fino ad oggi potevano ancora sperare in un cambio di rotta da parte dellazienda, la quale adesso dispone di 75 giorni per attivare tale procedura. Legambiente e Comunisti Italiani esprimono solidarietà e auspicano un cambio di atteggiamento dellazienda e un suo ritorno al tavolo di concertazione.
Forte arriva il grido solidale di protesta della Sezione ascolana della Federazione Picena del Partito Comunisti Italiani, attraverso la voce del segretario comunale Pietro Cordone.
Questo atto di forza dellazienda dichiara Cordone è una vera e propria dichiarazione di guerra e noi Comunisti Italiani come, credo, tutti gli altri partiti democratici non cederemo e saremo al fianco dei lavoratori; quei lavoratori che hanno dato tanto a questa Azienda e che ora sono ringraziati e ripagati così con questo regalo che arriverà proprio sotto il periodo delle feste natalizie.
Cordone continua auspicando che lazienda torni a partecipare al tavolo di concertazione. Ci possono essere e ci sono, certamente, interessi trasversali ed economici, e a beneficiarne sarà lAzienda, continua Cordone ma sicuramente non devono essere penalizzati i lavoratori; in questi incontri ci vuole chiarezza e trasparenza e lAzienda deve garantire ciò che ha dichiarato + volte nei vari confronti con le altri parti sociali e cioè la tutela delloccupazione. Le soluzioni vanno ricercate insieme alle altre parti al tavolo di concertazione e non unilateralmente; e le ns amministrazioni (Comunale e Provinciale) devono insistere e chiedere allAzienda di ricercare insieme quelle che possono essere le soluzioni possibili.
Anche il Direttivo Regionale Legambiente Marche esprime solidarietà per questi 107 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, e lo fa attraverso un documento ufficiale nel quale non solo manifesta la vicinanza ai lavoratori, ma avanza delle precise richieste ai vertici dellazienda, per riaffermare la necessità di puntare su un progetto di riconversione e bonifica del sito.
Tra le richieste quella di ritirare i licenziamenti e di garantire gli attuali livelli occupazionali. Si legge poi nel documento: È necessario puntare ancora più decisamente verso una concreta ipotesi di riconversione. Bene ha fatto il Presidente della Provincia Massimo Rossi a rilanciare l'ipotesi di riconversione tipo "Bagnoli" già suggerita da Legambiente nel suo convegno sul futuro dell'Area Carbon del 1996. Però prima di poter pensare a una riconversione dell'area come Città della Scienza o come Polo per la Ricerca, è necessario pensare alla bonifica, bonifica che comporterà un lavoro enorme per rendere innocue le sostanze a base di idrocarburi che si sono accumulate nel terreno nel corso di tanti anni.
Nel documento si afferma poi che la bonifica dell'area può rappresentare un'occasione proprio per riconvertire quei posti di lavoro della SGL Carbon attualmente a rischio e che Legambiente continuerà a lavorare perché il sito della SGL Carbon venga inserito, insieme a quello della Discarica di Campolungo, tra i siti di interesse nazionale per la bonifica delle aree inquinate, in modo da accedere ai fondi previsti per questo tipo di interventi.
Questi i fatti. Da un lato i gridi dallarme e le proposte, che provengono da ogni dove, per una situazione che metterebbe più di 100 famiglie ascolane in grande difficoltà e che creerebbe forti squilibri proprio in un momento in cui, invece, lormai famoso progetto di bonifica e riconversione richiederebbe un clima di serenità e distensione. Dallaltro lato la multinazionale Sgl Carbon che persegue nella sua strada, disertando lultimo tavolo di concertazione.
Ora lazienda dispone di 75 giorni per attivare la procedura di mobilità.
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05/10/2005
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